Bianchini elenca poi una serie di problematiche tra cui la carenza di organico in tutte le Questure del Lazio, l’insufficienza dei trasferimenti e la mancata assegnazione nelle province laziali.
“C’è poi da affrontare – aggiunge Bianchini – il patto sulla sicurezza siglato a Roma, sui beni confiscati e sulla presenza della criminalità , ormai radicata a Roma e nel Lazio. Siamo profondamente indignati anche come cittadini, per essere rappresentati ai vertici dalla commissione olimpica, da una persona a dir poco discutibile e, che fino a qualche mese fa era ristretta presso le patrie galere.
Prendiamo atto che, ad oggi, la presidente Polverini ha evitato il confronto, ma non disperiamo e siamo certi che alla fine si confronterà ed ascolterà anche le nostre ragioni”.