“La posizione assunta dai Sindaci della Provincia, coraggiosa e assolutamente condivisibile, che hanno respinto la proposta di aumento delle tariffe del servizio idrico è quello che speravamo da tempo e chiesto agli stessi Sindaci qualche mese fa, proprio in previsione della presentazione del nuovo piano tariffario in vigore nel triennio 2021-2023, figlio della decisione dell’Assemblea dei Sindaci nell’ottobre 2018 di consentire ad Aps aumenti dal 15 al 25%.
E la risposta è arrivata, mandando un segnale chiaro e inequivocabile ai vertici di Aps che ci auguriamo facciano un bagno di umiltà e ridefiniscano le politiche gestionali della Società.
È evidente come, con il passare del tempo, a fronte di un servizio scadente per il quale vengono chieste all’utenza esborsi esorbitanti, si manifesti privo di realismo e inadeguato il primo piano d’ambito con cui Aps si presento’ al cospetto dei Sindaci per convincerli, con la promessa dei bassi costi del servizio, a consegnare armi e bagagli.
E se è vero che una società interamente pubblica come Aps ha bisogno di sostenere i costi con i ricavi derivanti dalla tariffa, è altrettanto vero che quelli (i costi) per assunzioni di personale e consulenze sono lievitati in maniera importante nell’ultimo biennio.
Motivo per cui, in occasione del prossimo consiglio comunale dedicato alla ricognizione delle società partecipate, presenteremo un emendamento alla delibera con cui chiederemo al Sindaco del Comune di Rieti di intraprendere, in seno al Comitato di Controllo Analogo, una energica e incisiva azione di verifica e ridimensionamento delle spese sostenute da Aps per personale e consulenze scongiurando per il futuro nuovi ingiustificati aumenti”.
I consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese, Roberto Casanica