Per la rubrica di Rietinvetrina SEI TU IL REPORTER ci scrive il prof. Lello Lanzi:
“Desidero segnalare quanto accaduto sabato notte 22 gennaio quando a seguito di un malore mi sono recato nella sede della Guardia Medica di Leonessa. Entrato nella struttura, mi ha subito colpito il freddo pungente che c’era all’interno della struttura, quasi fosse abbandonata. Entrato nell’ambulatorio, luogo ancor più gelido dei corridoi, mi sono ritrovato di fronte una dottoressa imbacuccata e stremata dal freddo che l’attanagliava durante il lungo turno notturno.
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Dopo la visita (non nascondo che ho avuto difficoltà a spogliarmi per il freddo) ho chiesto il perchè non accendesse il riscaldamento considerato che fuori il termometro toccava i -11 °C. La malcapitata dottoressa, mi ha così raccontato che per loro sfortuna, da ormai due mesi, i riscaldamenti nella sede della Guardia Medica di Leonessa, sono rotti. A nulla sono servite le numerose segnalazioni alla ASL (utilizzatore dell’immobile) e all’Amministrazione Comunale (proprietaria dell’immobile). Pare, infatti, che il riscaldamento non venga aggiustato per una querelle tra Il Comune e la Asl su chi debba sostenere le spese di ripristino. Nonostante le rigide temperature leonessane – prosegue il nostro lettore – nè la Asl nè il Comune ha fornito idonei mezzi sostitutivi e\o collocamenti alternativi. A causa di questa assurda situazione, i medici si sono più volte ammalati e cosa ancor più grave la Guardia Medica di Leonessa, nonostante sia rimasto l’unico presidio medico della zona, risulta palesemente inidonea per ogni attività lavorativa considerate le temperature” – conclude il prof. Lello Lanzi.
