Il corpo nudo e atrocemente mutilato di Giulio Regeni fu trovato in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo, il 3 febbraio 2016.
Il corpo recuperato mostrava segni evidentissimi di sottoposizione a tortura: contusioni e abrasioni in tutto il corpo, come quelle tipicamente causate da un grave pestaggio, lividi estesi compatibili con lesioni da calci, pugni e aggressione. Il regime egiziano a oggi non ha ancora permesso di scoprire la verità e di applicare la giustizia. Un abbraccio ai suoi genitori per la tragedia che hanno vissuto e stanno vivendo.
ANPI Rieti