Scuole, gruppo genitori "Filippo Sanna – FORZA PARIS": si sottovaluta il rischio sismico

Quando si abbassa l’asticella sulla sicurezza dei nostri figli non si dovrebbe gioire. Eppure la Sentenza del T.A.R. che respinge il ricorso, proposto da alcuni genitori, avverso l’ordinanza di riapertura di alcuni edifici scolastici di Rieti ad alto rischio sismico e danneggiati dai recenti terremoti, è stato salutato dal Comune di Rieti come una vittoria.
E’ più importante, evidentemente, dimostrare alla cittadinanza, che tra due mesi dovrà scegliere i propri amministratori, di aver “vinto” piuttosto che spiegare bene cosa significa aver vinto. Le scuole in cui stanno andando i nostri ragazzi sono forse diventate più sicure con questa ‘’vittoria’’? No. E’ stata semplicemente vinta una prova di forza tra chi voleva “alzare l’asticella della sicurezza subito”, ossia quei genitori che, dopo non essere stati ascoltati minimamente nelle sedi del “buon senso” (colloqui, riunioni, richieste), si sono rivolti alla giustizia per dimostrare agli amministratori che era meglio spostare i ragazzi in strutture più idonee fino a che non si fossero realizzate scuole più sicure, e chi ora ha un bel pezzo di carta da sbandierare in cui c’è scritto che i ragazzi possono rimanere nelle scuole non sicure finché non ci saranno delle nuove edificazioni antisismiche in cui piazzarli (ci fa sicuramente piacere, ma tra quanto?).
Tra l’altro, al di là del merito di giudizio, su cui avremo modo di dibattere anche in altre sedi, il T.A.R. si è espresso unicamente in merito alla legittimità di due Ordinanze di riavvio dell’attività scolastica e non sulla “legittimità e la giustezza dell’operato dell’Amministrazione comunale in occasione della difficile fase di gestione post-sisma”, come afferma il Sindaco Petrangeli in un singolare comunicato stampa (LEGGI) che invece rappresenta purtroppo una sconfitta per tutta l’Italia. Una sentenza “pericolosa” che rischia di legittimare altre Amministrazioni a continuare a sottovalutare il rischio sismico, come fatto fino ad oggi, rimandando ulteriormente gli interventi di adeguamento sismico o l’utilizzo di strutture alternative sicure, come previsto dalla recente Ordinanza n.14/2017 del Commissario Straordinario Errani.
Detto ciò, leggendo attentamente la sentenza, non possiamo che prendere atto di come il T.A.R. del Lazio abbia avuto l’ardire di “riscrivere” le Norme Tecniche per le Costruzioni (Dm 14 gennaio 2008*), che prescrivono categoricamente di sottoporre a Valutazione della Sicurezza tutti gli edifici scolastici danneggiati da un evento sismico o che hanno subito anche solo interventi locali o di riparazione, al fine di stabilire se l’uso della costruzione possa continuare o se debba essere modificato.
Come genitori nei prossimi giorni cercheremo di capire come andare avanti per tutelare la vita dei nostri figli e garantirgli allo stesso tempo il diritto allo studio.
Gruppo genitori “Filippo Sanna – FORZA PARIS”