“Ci chiediamo come sia possibile condividere la scelta del Sindaco di concentrare alunni e personale delle scuole primarie e secondarie in un solo edificio (attuale scuola primaria) che in poco più di un anno sembra improvvisamente diventato sicuro ed addirittura idoneo ad accogliere un numero circa il doppio di ospitanti rispetto allo scorso anno scolastico.
Ci interroghiamo su come sia possibile che nella notte in cui il presidente del comitato scuole sicure è diventato Sindaco siano sparite tutte le problematiche su cui noi, responsabili fino ad allora, venivamo duramente attaccati proprio dall’attuale Sindaco, che aveva oltretutto preso impegno formale di non sfruttare la sua posizione nel comitato per un’eventuale futura attività politica.
Ci domandiamo come il Sindaco abbia potuto repentinamente cambiare idea sulla stabilità e sulla vulnerabilità di un edificio du cui sono stati effettuati lavori strutturali pari a zero, bensì solo sporadicamente tinteggiature e irrisoria manutenzione ordinaria.
Non ci spieghiamo questo agire completamente opposto a quanto predicato fino all’11 giugno dello scorso anno. Non stiamo parlando di un ripensamento su una questione teorica, ma stiamo discutendo su dati tecnici che non mutano dall’oggi al domani.
Ci concentriamo nel cercare di capire a uale “illustre e singolare parere tecnico” il Sindaco si sia affidato per essere rassicurato su questa scelta, avendo criticato in passato auterevoli relazioni stilate in varie occasioni da diversi ed esperti tecnici del genio militare, genio civile, vigili del Fuoco e della Di.Co.Mac. Oltretutto non siamo informati se vi sia o meno un parere positivo in campo igienico-sanitario su questo accentramento.
Ci chiediamo come sarà gestita la logistica dell’accglienza mattutina, della mensa, delo scuolabus, della palestra, dei laboratori e dei servizi correlati vedendo raddoppiata l’utenza dell’edificio senza che venga riadattato a questa esigenza.
Ci interroghiamo su come vengono informati, coinvolti e interpellati su queste vicende i genitori, che a nostro modo di vedere non vengono sufficientemente coinvolti ed interpellati.
Infine ci chiediamo come sia possibile che in prossimità di una scuola e della sua mensa venga installata dalla ditta responsabile della raccolta differenziata l’isola ecologica a servizio di cittadini e commercianti, creando discutibili condizioni igienico-sanitarie.
Le preoccupazioni di tanti soggetti, sono oggi svanite tutte d’un colpo? O forse all’epoca tutto era riconducibile ad un attacco strumentale diretto verso l’amministrazione Grassi?”