“È un errore scaricare sulla scuola le evidenti inadempienze diffuse che la scuola e il futuro del Paese subiscono e subiranno nel tempo. Sarebbe ora di tornare all’unità e al consenso. Le forzature e lo scaricabarile sulle responsabilità non fanno bene alla scuola e al futuro dell’Italia.
Dall’emergenza si esce tutti insieme e se si torna al dialogo e al confronto. Per questo, ci vuole cultura di governo, e se ne vede veramente poca. Basta retorica! Occorre affrontare la realtà, a cominciare dai presidi sanitari e dalla campagna di vaccinazione che deve fare perno sulla scuola e non, come sta accadendo per i trasporti e lo scaglionamento, su altre sia pure importanti attività che vorrebbero la scuola in posizione ancillare, di adattamento continuo alle esigenze altrui.
Si deve tornare all’accordo di agosto sulla sicurezza e ripartire da quel punto. Mancano la politica e le decisioni strategiche che invece sono prevaricate da una visione miope e di parte. In questo modo la scuola sarà, come è evidente, il vaso di coccio tra quelli di ferro”.
Così, in una nota, Pino Turi, segretario generale UIL Scuola.