La legge 111/2011 equipara ingiustamente le scuole di comuni grandi e piccoli, stabilendo in 600 alunni il numero minimo d’iscritti per avere una propria autonomia. Il parametro della montanità stabilisce che se la sede è posta ad un’altitudine minima di 600 metri, il numero minimo scende a 400 iscritti.
Questo criterio per noi, e per tutta la Sabina, è estremamente penalizzante poiché non tiene conto della conformazione del territorio stesso e delle relative difficoltà oggettive. Stando così le cose, Cortina d’Ampezzo è un territorio disagiato mentre Casperia è come Monterotondo; non lo possiamo accettare.
Da consigliere provinciale feci un battaglia contro questa impostazione aritmetica che calpesta i diritti delle comunità. Ora spero vivamente che la risoluzione presentata dal deputato Paolo Trancassini alla commissione competente della Camera sia presto discussa ed approvata. Se così non fosse, costituiremo un comitato insieme agli altri comuni per la modifica della legge iniqua e valuteremo la possibilità di formulare una proposta di legge di iniziativa popolare.
Lo dichiara in una nota il sindaco di Casperia, Marco Cossu.