Da giorni ormai, i media locali danno ampio spazio alla vicenda dei tagli imposti dal governo regionale al sistema sanitario della provincia di Rieti.
L’attenzione è focalizzata soprattutto sulla chiusura de facto degli ospedali di Amatrice e Magliano Sabina, operata dal piano sanitario del presidente della regione Polverini, e resa immediatamente operativa dall’atto aziendale firmato dal neo direttore generale Gianani.
Decisione scellerata, che porterà all’inevitabile desertificazione dell’offerta sanitaria in grandi porzioni del nostro territorio. E che va in senso radicalmente opposto alla politica sanitaria di investimenti messa in atto invece dalla gestione del centrosinistra degli scorsi cinque anni.
Ed in maniera particolare, per l’ospedale Marini di Magliano Sabina. I tre milioni di euro cui si fa cenno in un articolo del messaggero a firma Andrea Bonanni, sono stati investiti non soltanto per la riqualificazione delle sale operatorie, ma anche per la realizzazione del nuovo pronto soccorso, della centrale termica, della cabina elettrica di trasformazione e di altre opere ancora.
Dati che testimoniano come, se da un lato la destra al governo regionale impone ai territori di pagare i debiti della sanità accumulati a Roma, il centrosinistra ha inteso invece investire per garantire, riqualificare, e perfezionare l’offerta sanitaria nella provincia di Rieti. E oggi, dall’opposizione, il Partito Democratico prosegue sulla medesima linea, impegnato in mobilitazione permanente al fianco dei cittadini della provincia che rischiano di vedersi sottrarre l’ennesimo servizio essenziale.
Una politica radicalmente opposta a quella del centrodestra al governo che, invece, predica a parole “l’ascolto del territorio”, salvo poi usare bruscamente la tagliola sulla sanità pubblica, in barba a quanto promesso in campagna elettorale. E che oggi ha l’indiscutibile responsabilità di dover rendere conto ai cittadini del fatto che gli investimenti di denaro pubblico precedentemente realizzati, sono resi nulli con l’attuazione del piano-Polverini. In altre parole, il centrodestra spreca i soldi dei cittadini. Altro che rientro dal debito.