Sanità, soddisfatto il Comitato Cittadino Ospedale Grifoni di Amatrice

Ospedale Grifoni di Amatrice

Finalmente, con estremo piacere e soddisfazione, apprendiamo della pubblicazione dell’atteso decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio inerente l‘Attuazione dei Programmi Operativi 2014/2015.
L’Ospedale Francesco Grifoni di Amatrice vede ufficialmente riconosciuto lo status di presidio sanitario in zona disagiata così come previsto dal Decreto Balduzzi per gli ospedali ricadenti in una particolare collocazione geografica. Questo prevede il mantenimento delle funzioni e dei servizi che attualmente vengono erogati nel nosocomio con l’aggiunta di un sostanziale potenziamento del reparto per acuti. Nuove prospettive, inoltre, si aprono dall’accreditamento, per il polo unificato Rieti-Amatrice, di 33 posti letto per la lungo degenza post acuzie. Questi, al momento della loro attuazione, non potranno prescindere dal presidio amatriciano.
Questa è dunque la vittoria di un intero territorio a cui vengono riconosciuti dignità e diritti, ma certamente questa è una vittoria che porta il nome del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e di tutti i suoi collaboratori. La caparbietà che già dallo scorso anno è stata dimostrata nell’affrontare il problema, il ribellarsi alla scellerata idea di importare il modello di Casa della Salute ad Amatrice e infine la forte presa di posizione culminata con l’indizione di un referendum secessionistico, sono state il grido di una battaglia che ha visto Amatrice e tutto il territorio dell’alta valle del Tronto e del Velino vittoriosi.
Doveroso il ringraziamento al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che, dagli incontri tenuti con Pirozzi, ha ben compreso la giustezza delle nostre richieste e ha fatto un passo indietro su quanto precedentemente deciso. In caso contrario avremmo avuto dei risvolti tragici per l’economia e la sicurezza di tutto il territorio e di tutti i cittadini che qui hanno deciso di vivere. Adesso sarà compito dei vertici Asl di mettere in atto quanto previsto dai vertici regionali. Noi attendiamo fiduciosi, ma sempre attenti, a che il diritto alla salute venga tutelato.