Alle ore 06,30 circa odierne, personale della squadra volante della Polizia di Stato è intervenuto sul Ponte Romano, dove era stato segnalato al “113”, direttamente da F.L., pregiudicato di 64 anni, il fermo proposito di suicidarsi nel sottostante fiume Velino, proferendo la frase “non ce la faccio più! Mi ammazzo, adesso vado sul ponte Romano e mi ammazzo”.
Sul posto il personale intervenuto notava una persona che, gettatasi nelle vorticose acque del fiume, annaspava ed era sul punto di annegare.
In tale frangente il Capo pattuglia, Sovrintendente Giancarlo Pacifici, si gettava senza indugio nel fiume riuscendo con molta fatica e rischio a trarre in salvo la persona, destinataria di un decreto di sospensione provvisoria di misure alternative alla detenzione e che, pertanto, a breve avrebbe dovuto essere ricondotta in carcere.
Il coraggioso sovrintendente Pacifici, non ha esitato a gettarsi nelle fredde e vorticose acque del Velino, in un punto dove la corrente è estremamente insidiosa, e solo con grande sforzo fisico ed a rischio della propria vita è riuscito, con il prezioso e valido aiuto di altro personale di Polizia sopraggiunto, in particolare del Sovrintendente Candido Vallocchia, e dell’assistente capo Moreno Pentuzzi, a trarre in salvo l’aspirante suicida ed a praticargli le prime operazioni di rianimazione, ricoverandolo poi in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell’ospedale provinciale De Lellis.
Anche il Sovrintendente Giancarlo Pacifici, a causa di sintomi di ipetermia ed inalazione di acqua dolce, veniva ricoverato per alcune ore nello stesso reparto, mentre gli altri due dipendenti che si erano feriti per trarre fuori dal fiume il soccorritore e il mancato suicida, ricorrevano alle cure sanitarie.