SALTATA LA TRATTATIVA SUL PREZZO DEL LATTE, COLDIRETTI TORNA IN PIAZZA

Latte

Fumata nera per la Coldiretti e per gli allevatori di bovini delle varie province del Lazio.

Le speranze riposte, dall’intera categoria di produttori, nell’incontro fissato questa mattina in Regione, in parte legate anche alla disponibilità dell’Assessorato nel portare avanti una contrattazione a sostegno della politica di Coldiretti (prezzo del latte alla stalla più interventi di natura economica consistenti per il rilancio dell’intera filiera) sono andate in fumo a causa della indisponibilità della Centrale del Latte di Roma.

“Nonostante l’impegno dell’Assessore Birindelli a sostenere il progetto di rilancio della filiera del latte bovino, con adeguati finanziamenti, la trattativa si è definitivamente  interrotta – spiegano il direttore Aldo Mattia e il presidente Massimo Gargano – L’irresponsabilità del mondo dell’industria ci ha portato a farla saltare. Coldiretti si e’ fermata alla propria proposta di centesimi 39,90 al litro, l’industria a 37,40, a causa della indisponibilità soprattutto della Centrale che ha rigettato l’interessante proposta di mediazione avanzata dalla Birindelli, di 38,50 centesimi al litro, importo che invece altri soggetti, come Latte Sano, avrebbero sottoscritto”.

Ricordiamo che la spesa di produzione per gli allevatori è di euro 42,54 al litro.

“Anche i 38.50 euro ci avrebbero permesso di ridare vitalità al settore – conclude Mattia – non dimentichiamo che a questo punto perderemo anche i soldi che la Regione aveva deciso di destinare al rilancio del comparto”.  Riparte dunque la protesta, Coldiretti torna in piazza puntando il dito contro il vero responsabile della crisi del settore lattiero caseario: la Centrale del Latte di Roma.