Una banda di ladri attiva nel centro Italia e “specializzata” nel ripulire cantieri stradali ed edili, nella nottata scorsa a Fabriano (AN), sono entrati in un sito asportando un grosso camion da lavoro, demolitori ed escavatori, dandosi poi alla fuga verso il reatino.
Proprio a confine della provincia reatina i malviventi sono stati bloccati e arrestati dai Carabinieri di Cittaducale, già sulle loro tracce, unitamente ai colleghi della Compagnia Carabinieri di Civita Castellana.
Il bottino sarebbe stato di enorme entità se l’azione criminosa fosse stata portata a termine; infatti i tre malviventi, due uomini rumeni e una donna polacca, avevano messo a segno un colpo da quasi 200.000 euro.
Complice la notte e la zona isolata ove insiste il cantiere colpito, i tre con tutta calma avevano divelto la recinzione a protezione dei mezzi d’opera, dopo aver caricato tutto ciò che era materialmente possibile portar via, avevano rubato un grosso camion Iveco modello Magirius 4 assi.
Il mezzo asportato, condotto lungo strade secondarie e scortato da una Wolkswagen Golf, è stato fatto viaggiare lentamente e con cautela per tutta la notte, ma giunto all’altezza del Comune di Nepi, è stato intercettato e fermato dai Carabinieri di Cittaducale unitamente a quelli di Civita Castellana.
Il posto di blocco imposto ai fuggitivi è bastato per inchiodare i ladri alle loro responsabilità. Unitamente all’ingente refurtiva, consistente oltre che al mezzo, anche in due martelli pneumatici da scavatore, una fresa da scavatore e una pinza demolitrice, che è stata immediatamente restituita al proprietario del cantiere, i tre sono stati trovati in possesso di torce elettriche, tronchesi e radio trasmittenti accese e funzionanti, con le quali da auto a camion comunicavano le rispettive posizioni e possibili pericoli.
A finire in manette sono stati i rumeni L. V. M. classe 1979, S. I. classe 1959 nonchè la cittadina polacca S. S. classe 1988, tutti pregiudicati e provenienti dal Comune di Aprilia, in trasferta con l’unico scopo di mettere a segno furti nelle province limitrofe e che ora, ristretti nei carceri di Viterbo e Civitavecchia, dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di Viterbo del reato di furto aggravato in concorso.