Il suo essere silente, appena arrivata in redazione, ha fatto emergere in pochi secondi tutta la timidezza e la paura nell’affrontare un nuovo ambiente e per la prima volta i microfoni di una radio.
Roberta spalle alla finestra, protetta in quella felpa viola come fosse una corazza, prima di andare in onda ha osservato con occhi curiosi cosa è una radio dal di dentro, affacciandosi nello studio principale con in mano il telefonino verde per poi tornarsene in redazione ad attendere il suo momento.
Pochi minuti prima della diretta un selfie, per annunciare a tutti i fan dell’intervista a Radiomondo, e poi via di fronte a quel microfono che se prima incuteva timore nei minuti successivi è diventato per lei una valvola di sfogo per raccontare una fetta della propria vita, le curiosità, le difficoltà e i successi.
L’intervista a Radiomondo non poteva non iniziare con il racconto di come sia iniziata l’avventura di Roberta Bruni nell’atletica, lei ex judoka e ora campionessa di salto con l’asta.
“Sono diventata un’astista casualmente quando facevo le medie, otto anni fa. Essendo di Nazzano – ha dichiarato Roberta – frequentavo la scuola di Poggio Mirteto e la mia insegnate di Educazione Fisica era Laura Spagnoli. Durante un suo periodo di assenza fece supplenza Riccardo Balloni e io in quel periodo praticavo Judo e allo stesso tempo provavo a fare i Giochi Studenteschi. L’unica disciplina che mi piaceva era il salto in alto e Riccardo provò a farmi fare questa disciplina e portammo così a casa la vittoria dei Regionali con un salto di 1,46m. realizzato proprio a Rieti. Poi è stato Milardi, vedendo in me qualche dote nascosta, a farmi avvicinare ancora di più all’atletica. Riccardo era allenatore di salto con l’asta e quindi fui forzata a provare questa disciplina pur di stare con lui. Da lì decisi di lasciare il Judo e continuare con l’atletica”.
Poi le belle parole di Roberta per il Corpo Forestale dello Stato del quale fa parte da un anno, ringraziandolo per il sostegno morale ed economico.
“Un’asta costa circa 700 euro e una saltatrice ad ogni gara si presenta con 6 aste personali, capite che il bagaglio è abbastanza caro (sorride ndr). Ho scelto la Forestale perchè è un Corpo che ti supporta sempre e poi ha un grande rapporto con la Studentesca Cariri con la quale ho cominciato”.
Quanto è difficile la vita di un’atleta soprattutto a 20 anni?
“E’ un periodo di rinunce. Per cogliere dei risultati devi porti degli obiettivi e fare dei sacrifici. Devi vivere come se non avessi venti anni, devi saper dire di no anche se a volte il cuore non vorrebbe, devi mangiare sano e avere tanta testa. Bisogna mettere in gioco sè stessi”.
L’intervista successivamente è virata verso il discorso Olimpiadi.
“Due anni fa avevo ottenuto il minimo di partecipazione Olimpica A, essendo 4.60 bisogna riconfermarlo. Il minimo penso sia 4.60 o 4.61, ancora non è uscito. Questo è un anno dove devo dimostrare per prima cosa a me stessa e a Riccardo Balloni quello che valgo e poi portare a casa dei risultati in modo da affrontare le gare più serenamente”.
Rio potrebbe essere la prima Olimpiade per la giovane atleta reatina, primatista assoluta indoor con 4.60m e primatista Under 23 outdoor, con un anno e mezzo a disposizione per crescere e affrontare a 22 anni nel modo migliore una manifestazione sportiva così importante.
L’atleta più social di tutte non poteva non menzionare i selfie e i video che quotidianamente pubblica nella propria pagina Facebook, tra piatti di amatriciana, dialoghi con le scarpe fornite dallo sponsor, auto interviste e l’amore spassionato per la sua nuova Opel Adam viola.
Voce che a fatica esce dalla bocca e occhi lucidi quando sul finire dell’intervista Roberta parla della sua famiglia e dei suoi due papà, quello naturale perso a tre anni e quello che oggi la vizia con pastasciutta e piatti speciali, come quando è tornata dopo due settimane dalla Francia.
“Ho un rapporto con la mia famiglia speciale. Ho perso mio padre quando avevo tre anni. Se tutti mi chiedono hai un papà io dico un papà ce l’ho. Io e mia madre viviamo con una persona per me speciale – ha dichiarato Roberta. Lo dico in radio, penso di prendere il suo cognome oltre al mio. Lui e mia madre sono sempre presenti, i nonni sono i primi fan, hanno tutti i manifesti e le coppe a casa. Cercano di non farmi perdere la testa, perchè a 20 anni anche io a volte svalvolo. Cercano di farmi tenere i nervi saldi per raggiungere gli obiettivi”.
I prossimi impegni di Roberta Bruni saranno i Campionati Under 23 di categoria che si svolgeranno ad Ancona, i Campionati assoluti indoor di Padova e forse un Meeting all’estero che la traghetteranno all’Europeo che si svolgerà a Praga, con la finale fissata per l’8 marzo giorno del suo compleanno ed infine ad agosto il Mondiale outdoor.
Curiosità
Roberta ha 3 tatuaggi, uno al fianco sinistro, uno sulla caviglia e uno sul polso, dedicati alla famiglia, al rapporto di lavoro con il proprio allenatore e all’amica del cuore.
Ama giocare con i proprio capelli, colorandoli e tagliandoli nei modi più strani.
Gli altri sport preferiti da Roberta sono la pallavolo, della quale ammette di non conoscere neanche una regola e il calcio, soprattutto la Nazionale.
Ama la sua macchina.
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