In una lunga lettera pubblicata sui social l’astista Roberta Bruni, dell’Arma Carabinieri, si sfoga dopo la gara andata purtroppi male alle Olimpiadi di Tokyo e dopo qualche messaggio non proprio incoraggiante:
“‘Che delusione’, ‘Che figuraccia’, ‘Ma rispetto alle altre ha una condizione peggiore’. Ok mi aspetto qualsiasi commento, ma dovete sapere che invece io voglio comunque farmi forza.
Ero in pedana, nella qualifica Olimpica, il 02 agosto 2021, ho saltato in mondovisione, ho saltato male, ho pianto disperata dopo essermi tolta le scarpe chiodate, ma voglio portarmi a casa tutto: L’esperienza, l’adrenalina, la tensione, la gioia, la paura, la sensazione di paralisi, la voglia di spaccare, e tutte le emozioni che ancora verranno da qui in avanti.
Quindi, mi sento di dirmi comunque Brava. Brava Roberta per essere arrivata qui a Tokyo entrando dalla porta principale, brava Roberta per aver vissuto questa esperienza anche se conclusa nel modo che non avresti voluto. Brava Roberta per aver pianto e per aver ammesso a tutti la tua debolezza stasera. Sono fiera di me, e ovviamente non è finita qui.
Da domani si riparte più determinati di prima, con l’obiettivo di portare a casa tutto il bagaglio preso qui a Tokyo per crescere e avere le spalle più larghe per le prossime competizioni. La stagione non è finita, voglio esprimermi al meglio ancora in questo 2021, per dimostrare a me stessa in primis che ho la stoffa per considerarmi un’Atleta con la A maiuscola. Testa a settembre!
E ora anche un dovuto grazie a tutti quelli che ci sono sempre stati, nel bene e nel male, che hanno gioito e pianto con me indipendentemente da tutto, che amano Roberta Bruni per la ragazza che è, e non solo per l’atleta vincente. Ciao a tutti, ciao Tokyo, e grazie.
RobbyBi