La confusione, è questa ormai la strategia messa in campo dall’attuale Amministratore Unico della Ritel.
L’assemblea fatta venerdì ai lavoratori ed alle lavoratrici della Ritel, serviva proprio a questo, creare confusione tra i lavoratori e quindi far passare il suo messaggio.
In un momento in cui servirebbe chiarezza e unità per salvare lo stabilimento, per la sola logica d’interesse di parte, si cerca di creare confusione per mantenere la situazione attuale, che fa solo comodo ad alcuni e non certo ai lavoratori.
La strategia è quella di minare la credibilità delle OOSS, o almeno alcune di esse, sicuramente quelle che creano qualche problema.
Le cose che stanno succedendo in quest’ultimo periodo in azienda dovrebbero far riflettere bene i lavoratori. Sembra di vivere in un film, ma purtroppo è la realtà.
Raccolta di firme tra i lavoratori per sostenere l’Amministratore, delegati sindacali che passano alla gestione del personale, Amministratore che fa assemblee ai lavoratori. Se a questo si aggiunge il tentativo di non fare entrare i rappresentanti sindacali provinciali in azienda, vietando le assemblee anche ai lavoratori, il quadro è completo.
L’altra scorrettezza commessa poi dall’Amministratore è quella di fare un’assemblea proprio il giorno in cui la nostra organizzazione sindacale aveva indetto una giornata di sciopero, mancando di rispetto non solo alla Fiom, ma anche a tutti i lavoratori che rappresenta e possiamo garantire all’Amministratore della Ritel che sono tanti sia a Rieti sia in Italia.
Nelle comunicazioni fatte dall’Amministratore in assemblea, abbiamo riscontrato una serie d’inesattezze che avremmo modo di chiarire ai lavoratori, chi ha partecipato a tutti agli incontri al Ministero sa come stanno effettivamente le cose. Dire inoltre ai lavoratori che il suo staff sta lavorando “gratis” per salvare l’azienda, ci sembra un po’ troppo. Vogliamo dire all’Amministratore che in quest’azienda, in questi ultimi tempi, molti hanno preso per loro e pochi hanno portato qualcosa in azienda per i lavoratori.
Quest’ultima azione dell’Amministratore, lascia trasparire un forte segnale di sua debolezza che, rimanendo isolato da tutti, tenta di passare tra i lavoratori.
Nulla da dire sulle sue capacità di far quadrare i conti, le sue qualità professionali sono riconosciute da molti, però noi non abbiamo bisogno di un commissario liquidatore, quello di cui abbiamo bisogno è un soggetto in grado di portare avanti il progetto industriale per la Ritel. Abbiamo anche letto le richieste che farà al ministero il prossimo incontro, ci sembra un po’ troppo semplice chiedere da parte sua solo commesse a Finmeccanica ed Alcatel per andare avanti.
Per quanto riguarda la richiesta delle OOSS, la posizione sarà sempre la stessa ribadita anche con il comunicato unitario di qualche giorno fa, fuoriuscita di Industrial Group, ingresso di un nuovo soggetto industriale, rafforzamento della presenza di Finmeccanica ed Alcatel all’interno della compagine azionaria insieme alle finanziarie pubbliche. Il tutto chiaramente nella continuità produttiva, su questo sì, è vero, siamo d’accordo con l’Amministratore. Concludendo, l’auspicio è che dall’incontro del 15 ottobre al Ministero vengano fuori risposte concrete, altrimenti la situazione diventerà sempre più difficile e delicata.