RITEL, FIOM CGIL, FIM CISL, UIL RIETI CHIEDONO L'INTERVENTO DI GIANNI LETTA

Ritel, azienda di Rieti

La Fiom Cgil, Fim Cisl e la Uil di Rieti tornano ad invocare l’intervento dell’On. Gianni Letta, domenica prossima a Rieti per presenziare al Concerto di Natale presso l’Abazia di S.Pastore, per scongiurare, nell’immediato, il licenziamento dei sedici lavoratori della società Arcobaleno e più in generale, per affrontare il “nodo” del Piano industriale Ritel.

Piano che le suddette OO.SS  auspicano possa garantire tutti i livelli occupazionali e un Centro di ricerca attraverso il quale sviluppare occupazione per tutto il perimetro aziendale, come del resto sancito dal protocollo sottoscritto quattro anni fa.

“La situazione è tale da costringerci a richiamare l’attenzione delle Istituzioni, ai massimi livelli, poiché riteniamo che nelle prossime ore si potrebbero verificare fatti gravi e incontrollabili in seno alla protesta in atto.

Per evitare che tali eventi ci sfuggano definitivamente di mano e che la situazioni precipiti, chiediamo un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Letta nei prossimi giorni in visita ufficiale a Rieti.

Il licenziamento dei sedici lavoratori Arcobaleno è il triste epilogo di una vicenda che si protrae ormai dal 2006. E’ presumibile che il prossimo febbraio la produzione si bloccherà decretando la chiusura definitiva dello stabilimento con il licenziamento di tutti e 300 i lavoratori. Le cause di quanto avvenuto sono riconducibili all’inerzia dimostrata da Alcatel, da Finmeccanica attraverso il Governo e dalla Regione Lazio.

Responsabilità che non possiamo non ricondurre in ambito locale, poiché anche in questo caso, la forze politiche che governano il nostro territorio, hanno mostrano e mostrano tutti i limiti e il disagio a cui sembrano essere arrivate. 
La vertenza Ritel è un segnale chiaro e incontrovertibile dello stato catatonico che investe la politica e le Istituzioni locali.
La scarsa governabilità che contraddistingue i nostri livelli istituzionali si sta riversando in ogni ambito del territorio, inaridendo il tessuto produttivo. E i licenziamenti attuati e i successivi paventati, vanno purtroppo in questa direzione.