RITEL, CAMERINI UIL: I LAVORATORI ATTENDONO RISPOSTE

Lavoratori Ritel

Nessuna risposta ancora rispetto al piano industriale che dovrebbe essere presentato al tavolo Governativo e al Ministero dello Sviluppo Economico.

Solo vaghe voci di corridoio giungono dalle istituzioni e non raggiungono l’aspettativa dei lavoratori e del sindacato che unitariamente più e più volte si è espresso e fornito suggerimenti per una sana e condivisibile soluzione.

Anche l’impegno dichiarato dalla Regione, compreso quello personale della Presidente Polverini,  ancora “parlare al vento” ad oggi non ci sono riscontri di alcun tipo. Se realmente lo schieramento Politico Istituzionale che sembrerebbe interessarsi alla risoluzione del problema Ritel dimostrasse di essere efficiente si potrebbe giungere in brevissimo tempo ad una soluzione positiva e di altissimo profilo.

L’attenzione delle OO.SS: e delle istituzioni locali (Provincia e Comune) è puntata nel vigilare affinché non si ripetano gli “ERRORI” del precedente accordo quando fu costituita la Ritel che si è dimostrata un insieme di scatole vuote. Il futuro dei Lavoratori è affidato alla presentazione di un piano industriale forte e credibile che punti sulla ricostruzione di un’azienda, se pur da rimodellare, capace di aggredire un mercato proprio e che garantisca l’occupazione e attività lavorative a lungo termine.

Mentre il presente è ben altro per i lavoratori della Ritel che non percepiscono l’anticipo della CIGO da parte dell’azienda. in quanto totalmente inerte per mancanza di liquidità. Ciò è determinato dal mancato pagamento delle fatture di lavorazioni effettuate per Alcalel già nel 2010. Alcatel è anche socio per il 20% della stessa Ritel. Nominando Alcatel si evidenzia ancora una volta la causa di tutto ciò che accade ed è accaduto in questi anni: una strategia ben congeniata per condurre alla chiusura una fabbrica dove lo spin-off  non è mai avvenuto. Legato alle sorti di Ritel è il riassorbimento degli ex lavoratori Arcobaleno che vittime della Ritel che ha disconosciuto un accordo firmato in Asso Industria sono in cassa Integrazione dal giugno 2010 e dal 1 gennaio non percepiscono nessun sostegno economico.

Ma i Lavoratori debbono fare il conto con il fine mese dove le bollette e le scadenze da pagare non accettano scuse e credete, è difficile tirare avanti soprattutto per le famiglie  mono reddito.