Un’iniziativa all’insegna della solidarietà e di promozione della saluteIl 14 aprile si è svolta una straordinaria giornata dedicata alla solidarietà e alla promozione della salute organizzata dai Lions Club locali.
Questo evento ha visto un’ampia partecipazione delle comunità locali con l’obiettivo di sensibilizzare sulle questioni relative alla salute e alla solidarietà, nonchè a rafforzare i legami sociali.A Cittaducale i Lions, oltre ad una mostra curata dal comitato distrettuale “artisti della solidarietà” ed ad una visita alla città curata dalla dott.ssa Maria Domenica Calvani, hanno offerto un’opportunità importante per conoscere la propria salute e ricevere informazioni e consulenze da professionisti medici esperti del territorio.
Sono stati eseguiti screening specifici destinati ad evidenziare condizioni patologiche misconosciute favorendo anche la presa in carico degli esaminati per completare i processi diagnostico-terapeutici presso le strutture aziendali dalla ASL.Tra questi uno dei focus principali è stato sulla malattia diabetica.
Con il Diabete in costante aumento si è evidenziata l’importanza della diagnosi precoce attraverso lo screening di massa e della prevenzione primaria (prevenzione di malattia) attraverso la valutazione dei fattori di rischio.Sono state valutate circa 70 persone: circa nel 50% si è evidenziato un alto rischio di sviluppare la malattia diabetica, 3 hanno rilevato valori indicativi di malattia e oltre la metà erano sovrappeso o obese; solo il 30% svolgeva attività fisica leggera regolare.
A tutti sono state date informazioni (scritte e orali) per ciò che riguarda il corretto stile di vita, cosa significa un’attività fisica “metabolica” ed un corretto regime alimentare (“mangio tanti carboidrati quanto mi muovo!”), con l’intento di correggere le “fake news”.Tale approccio ha migliorato la motivazione ad aver cura di se’ in modo consapevole. I Nefrologi hanno valutato circa 50 persone, raccogliendo notizie anamnestiche, effettuando misurazione della pressione arteriosa ed eseguendo l’esame delle urine.
Cinque valutazioni hanno posto indicazione ad approfondimento presso gli ambulatori di Nefrologia aziendale La malattia renale cronica è una patologia molto diffusa, spesso misconosciuta o sottovalutata ed in pro-gressiva espansione in tutto il mondo, colpisce circa il 10% della popolazione mondiale. In Italia, la prevalenza nella popolazione adulta è intorno al 6-7%, mentre la Insufficienza Renale Cronica, definita come riduzione della Velocità di Filtrazione Glomerulare (VFG) sotto i 60 ml/min, si attesta intorno al 3%. Può colpire tutte le età con frequenza diversa, bassa nei giovani (per lo più dovuta a malattie renali primitive), molto elevata negli anziani (in genere dovuta a malattie renali secondarie), dove può superare il 30%, specie negli individui con più malattie croniche.
La MRC è evolutiva e progredisce verso gli stadi più avanzati con velocità variabile. Gli stadi iniziali e intermedi sono quelli più frequenti e, spesso, sono asin-tomatici e restano sconosciuti. La MRC è una malattia complessa, ma le alterazioni patologiche di base, cioè la presenza di proteinuria e la riduzione della funzione di filtrazione renale, sono facilmente individuabili. È fondamentale la diagnosi precoce di MRC per prevenire le complicanze, ritardare la progressione e tratta-re adeguatamente le alterazioni.
Dovrebbero sottoporsi a valutazione della funzione renale:
• le persone sopra i 65 anni • gli ipertesi o affetti da patologie cardiache
• i diabetici
• gli obesi le persone con storia familiare di nefropatiaAltra tematica affrontata in questa giornata di screening è stata l’osteoporosi, una patologia di grande rilevanzaclinica e sociale, complice l’allungamento della vita media con conseguente continuo aumento del numero delle persone a rischio di fratture da fragilità, che rappresentano la complicanza più temibile per gli effetti altamente invalidanti e gli elevati costi assistenziali.
Le fratture osteoporotiche, in particolare quelle a carico dell’anca, incidono significativamente sulla morbilità, sulla mortalità e sulla qualità della vita. L’Ultrasonografia Ossea Quantitativa, metodica di valutazione della densità ossea, ha permesso di sottoporre a screening 100 persone prevalentemente donne sopra i 65 anni e in minima parte uomini sopra i 70 anni.Da una sintesi delle evidenze sono stati registrati 32 casi di osteoporosi e 62 casi di osteopenia.Tali conclusioni diagnostiche devono indurre sempre di più, tutti noi, a non abbandonare le campagne di sensibilizzazione rese operative ogni anno nel nostro territorio verso una “patologia silente” come spesso viene definita.In aggiunta all’attività di Screening il LIONS DAY ha offerto anche Ecg e Visite Cardiologiche.
Queste attività hanno consentito ai partecipanti di valutare la salute del loro cuore e di ricevere consulenze personalizzate sulla prevenzione delle malattie cardiache , malattie che seppure in riduzione, grazie ai progressi in campo terapeutico e preventivo , rappresentano a tutt’oggi la maggior causa di morte (32,1% nell’anno 2015). Sono stati eseguiti 84 ECG (53 donne 63% del campione e 31 uomini 37% del campione) con rilievo in 43 casi ( 51% del totale ) di indicazioni ad approfondimento diagnostico o rivalutazione da parte del MMG( in 2 casi con carattere di urgenza).
Un indicazione interessante meritevole di approfondimento è derivata dalla distribuzione dei casi che in controtendenza alla distribuzione per sesso del campione hanno riguardato il 45% delle femmine contro il 58% dei maschi sottoposti allo screening ,con netta differenza nelle età medie (64,24 anni le donne, 50,88 anni i maschi).Tale evento è stato realizzato con il Patrocinio e la collaborazione tecnico scientifica della ASL di Rieti, da sempre impegnata nella prevenzione e promozione della salute sul territorio, che è stata presente attivamente con il personale medico ed infermieristico delle Unità di Diabetologia, Nefrologia, Reumatologia, Ortopedia, e del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.Sono state presenti ed hanno fattivamente collaborato le associazioni RIETI DIABETE APS, ALMAR(Associazione laziale malati reumatici), AMAR (associazione malati Alzheimer), AVIS, LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori),l’AIDO ( Associazione Italiana per la donazione Organi), la Croce Rossa Italiana, la Fondazione Varrone, il Centro Antiviolenza e la Società Cooperativa Sociale LOCOMOTIVA.
Il personale della UOC SISP della ASL di RIETI e dell’ ALCLI (Giorgio e Silvia) hanno contribuito a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione acquisendo le prenotazioni per gli screening del CA mammario, del CA della cervice uterina, del CA del colon retto e dell’Epatite C. Un grazie particolare va al Comune di Cittaducale, alla Protezione Civile di Cittaducale, al centro Sociale di Cittaducale e Santa Rufina.