Riforma Terzo Settore: obbligo per le associazioni di adeguarsi entro il 31 ottobre. ALCLI recepisce la riforma

Le Associazioni di volontariato sono chiamate ad adeguarsi alla Riforma del Terzo Settore, Codice del Terzo Settore – Decreto legislativo 3 luglio 2017 n.117, entro il 31 ottobre 2020.

L’ALCLI Giorgio e Silvia – ODV, nel corso dell’Assemblea dei soci tenutasi su piattaforma digitale mercoledì pomeriggio, ha sottoposto ai soci le modifiche statutarie che sono state approvate attraverso un tecnologico meccanismo di voto on line. Presenti, presso la sala riunioni della Casa di accoglienza, solo i membri del Consiglio direttivo opportunamente distanziati e il notaio Paolo Gianfelice che ha dato lettura integrale del nuovo Statuto.

I soci collegati tramite piattaforma, ai quali era stato precedentemente inviato lo Statuto, hanno potuto esporre in diretta le proprie considerazioni ed osservazioni, grazie al supporto tecnico-logistico di Massimo Martellucci. Le votazioni sono proseguite fino alle 17.30, orario in cui è finita l’assemblea, dopo la quale è stato redatto il verbale.

Ha aperto l’Assemblea, la Presidente dell’ALCLI Santina Proietti, che ha ringraziato tutti i soci collegati che, superando difficoltà anche tecnologiche, hanno pienamente svolto il prezioso ruolo di condivisione, sostegno e partecipazione alla vita associativa.

Lo Statuto è un documento importante, è la nostra carta di identità – sottolinea Santina – è un testo che racconta i nostri valori, le attività, gli obiettivi, l’anima della nostra associazione che dal suo primo statuto del 1991 ha sempre reso chiari e trasparenti tutte le attività, i bilanci sempre visibili da tutti, i progetti, le iniziative”. Nel corso dell’Assemblea ha portato i saluti Don Fabrizio Borrello, guida spirituale dell’associazione che ha ricordato anche le specifiche iniziative dei volontari con il Santuario di Fonte Colombo. A prendere la parola poi la consigliera Francesca Ulizio che ha spiegato soprattutto ai nuovi soci collegati, le attività rivolte alla formazione interna, con psicologi ed esperti messi a disposizione per i volontari ed esterna, nelle scuole, con l’obiettivo di diffondere la cultura della solidarietà e sussidiarietà tra le nuove generazioni.

Non è stato un capriccio quello di modificare lo Statuto, ma siamo obbligati ad adeguarci alla nuova Riforma del Terzo Settore – spiega il vice Presidente dell’ALCLI, Emilio Garofani – E’ importante sottolineare a tal riguardo che molte delle modifiche richieste alle associazioni di volontario, noi le avevamo già inserite da anni anche senza esserne obbligati. Tutto questo a dimostrazione della serietà e trasparenza che sono da sempre imprescindibili prerogative della nostra associazione”.

L’ALCLI Giorgio Silvia- ODV si è dunque prontamente adeguata alla Riforma del Terzo Settore, rispettando tutte le indicazioni richieste dal legislatore.

Info:

Il Codice del Terzo Settore ha provveduto al riordino e alla revisione complessiva della disciplina vigente in materia, sia civilistica che fiscale, definendo, per la prima volta, il perimetro del cd. Terzo Settore e, in maniera omogenea e organica, gli enti che ne fanno parte, individuati in: organizzazioni di volontariato (ODV), associazioni di promozione sociale (APS), enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative e società di mutuo soccorso. Viene introdotto il Registro Unico del Terzo Settore, operativo alla scadenza di tutti gli altri registri.

Viene inserita la nozione di ente del terzo settore, si razionalizzano i settori delle attività di interesse generale attraverso la compilazione di un elenco unico, con il tentativo di fondere la normativa attualmente prevista ai fini fiscali con quella prevista ai fini civilistici.

Il Codice introduce nuovi settori di attività, fra i quali si segnalano: commercio equo e solidale; comunicazione a carattere comunitario; alloggio sociale; accoglienza umanitaria ed integrazione sociale di stranieri; agricoltura sociale; adozioni internazionali; riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.

L’attuale Codice del Terzo Settore ha abrogato la Legge sul volontariato (n266/1991) e la la legge sulle associazioni di promozione sociale (n.382/2000), lasciando in vigore gli articoli per la tenuta dei registri speciali che a loro volta cesseranno, a decorrere dalla piena operatività del RUNTS (Registro Unico del Terzo Settore). Entro il 31 ottobre 2020, tutti gli enti di terzo settore, sono obbligati a modificare i loro statuti inserendovi l’indicazione di ente del Terzo settore o l’acronimo ETS.