“Da sempre gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, in vista degli esami di maturità, sono soliti sia singolarmente che in gruppo, fare un ripasso di quello che hanno studiato durante l’anno scolastico. Nessun problema ragazzi, perché il Ministero dell’Istruzione è venuto in vostro soccorso in questi giorni con l’avvio di una serie di lezioni in televisione, ritenute utili per voi.
Ci troviamo di fronte ad una procedura davvero insolita, avulsa dalle singole realtà scolastiche, da adattare a tutte le situazioni, forse pensata come se non si avesse fiducia dell’enorme lavoro svolto con professionalità dai docenti delle quinte classi della secondaria e ci fosse la necessità di un supporto esterno per i maturandi.
Probabilmente il Ministero dell’Istruzione non ha tenuto conto che durante la pandemia la scuola non si è mai fermata, perché i docenti si sono subito rimboccate le maniche ed hanno attivato la didattica a distanza, per non interrompere le lezioni e mantenere vivo il contatto con i loro studenti.
Molti sicuramente ricorderanno il maestro Alberto Manzi, al quale va il merito di aver contribuito ad istruire milioni di italiani. Ebbene, quando Manzi si presentò in Rai per iniziare le lezioni su “ Non è mai troppo tardi” gli consegnarono un copione che avrebbe dovuto tenere presente durante la trasmissione.
Manzi lo rifiutò e disse che il docente era lui, non aveva bisogno di supporti esterni, perché sapeva esattamente come insegnare. Qualcuno al Ministero dell’Istruzione ha probabilmente dimenticato la lezione di Manzi, che non ebbe certo bisogno di alcun supporto didattico!”
R.M.