CANTICO DEL PRIMO PRESEPE è il titolo di un articolo di sette pagine che la rivisita Plein Air dedica alla Rieti Sotterranea ed al presepe di Greccio nel numero di dicembre. La giornalista Federica Botta descrive con dovizia di particolari la visita effettuata a Rieti alla scoperta di un percorso affascinante che regala emozioni. Dal taglio nella barriera travertinosa delle Marmore, all’eliminazione del lacus Velinu,fino alla costruzione del viadotto romano per elevare la via Salaria, tutto è un susseguirsi di notizie interessanti che rapiscono l’attenzione del visitatore, scrive la giornalista che continua: se nel sottosuolo ci perdiamo tra anfratti, scale a chiocciola e volte murate, all’aria aperta è più facile riconoscere i gioielli della città: i palazzi storici, e gli edifici religiosi.
Tra questi la millenaria cattedrale di Santa Maria Assunta, nei cui interni barocchi spicca la cappella di Santa Barbara, progettata dal Bernini e la chiesa di San Rufo. Visitare quest’ultima è d’obbligo per ammirare le pregevolissime opere d’arte che custodisce, su tutte lo stupendo Angelo custode dello Spadarino e perché sulla piazza, per tradizione, è collocato l’Umbelicus Italiae, il centro della nostra penisola. Così, tra una curiosità e l’altra, finiamo per fare due volte il giro di Rieti. Una volta sotto terra, una sopra.
“Essere nella rivista del Natale tra mete prestigiose come Parigi che occupa la copertina della rivista, dichiara Rita Giovannelli responsabile della Rieti Sotterranea, oppure tra viaggi da sogno come le isole Cook o accanto alle migliori destinazioni neve sulle Alpi francesi, ci ripaga di tutti gli sforzi fatti in questi anni. L’ampio articolo dedicato al sotterraneo è la conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che Rieti Sotterranea risulta essere ai visitatori l’attrazione più particolare della provincia di Rieti”.