Rieti, inaugurati i murales realizzati nelle facciate della Camera di Commercio – LE FOTO

Dopo aver consegnato alla città di Rieti l’opera “Al suono delle trombe”, realizzata da Ozmo nel mese di maggio 2019, sul Palazzo di Giustizia di via Borsellino, il progetto TraMe, dell’agenzia The Uncommon Factory, a cura di Annalisa Ferraro, sostenuto dalla Regione Lazio e dai Fondi FESR, ha dato vita a tre interventi di arte urbana firmati da Neve, il collettivo Sbagliato e Ale Senso.

Nella mattinata di domenica 26 luglio 2020 sono stati inaugurati i murales dell’artista Ale Senso, realizzati nelle facciate del palazzo della Camera di Commercio di Rieti.

Presenti il commissario straordinario CCIAA Rieti, Giorgio Cavalli, il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, l’assessore alla Cultura, Gianfranco Formichetti, l’assessore regionale al Lavoro e Scuola, Claudio Di Berardino, la coordinatrice del progetto, Annalisa Ferraro, l’artista Ale Senso.

“Siamo di fronte ad un museo di arte moderna a cielo aperto, che tiene insieme l’antico con il nuovo, caratteristica unica a Rieti – commenta l’assessore alla Cultura Gianfranco Formichetti – elemento di grande originalità la presenza di arte rivoluzionaria che contrasta con il palazzo di Giustizia. Abbiamo l’intenzione di partecipare nuovamente al bando di concorso della street art.”

“L’attività ha avuto inizio un anno fa – dichiara la coordinatrice del progetto Annalisa Ferraro – è stato complesso portare avanti il progetto a causa del lockdown. I murales esprimono il bagaglio culturale del territorio in chiave contemporanea. Ringrazio la Regione, il Comune e la Camera di Commercio di Rieti per aver promosso subito il progetto.”

“Oggi siamo quello che siamo stati ieri e domani saremo quello che siamo stati oggi. Guardando la giovane presente nel murale, che guarda al futuro, vediamo la possibilità e l’opportunità di sviluppo – commenta Giorgio Cavalli, commissario straordinario CCIAA Rieti – nel murale si vede lo zuccherificio, simbolo del passato industriale reatino ed oggi la Camera di Commercio ha pubblicato tanti bandi per la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle imprese locali. Direzione futuro. Il Covid 19 rappresenta una cesura storica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: ha cambiato le opzioni del fare impresa e del fare lavoro. Ricordiamoci che la cultura deve essere uno degli aspetti che favoriscono lo sviluppo del territorio. “

L’assessore regionale Claudio Di Berardino, invece, ha sottolineato l’importanza della socialità: “È una fortuna esserci potuti trovare qui oggi dopo il lockdown. Il Progetto ABC (arte/bellezzza/cultura) proseguirà anche nei prossimi anni, la presenza della natura nei murales fotografa ciò che siamo e indica il tema della sostenibilità.

Osservando il murale “Uno nell’altro vediamo come la cultura romana abbia tratto forza dalla cultura sabina. Essere piccoli non significa non avere capacità o idee.
Queste opere ci consegnano una sorta di salotto all’aperto (=importanza del fermarsi a riflettere). Dobbiamo difendere la nostra identità, ma con apertura e dialogo. Dobbiamo trasformare questi messaggi in positività e azione” conclude Di Berardino.

“Ozmo + Ale Senso = percorso costruito con sagacia. Ci lasciano immagini che richiamano alla mente legge del 2% – commenta il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti – la chiesa Michelucci lungo l’autostrada del Sole è l’ultimo esempio di applicazione di questa legge.

Le realizzazioni moderne devono essere valorizzate. Del centro storico dobbiamo solo migliorare qualità dei servizi e impreziosirlo. C’è bisogno di messaggi, che siano o meno rivoluzionari, perché anche la rivoluzione a volte si acquieta.”

“Sono arricchita da questa esperienza – esordisce l’artista Ale Senso – assorbo sempre qualcosa dai territori in cui lavoro. Ci sono altri murales (in viale Fassini) realizzati da artisti locali che vi invito a vedere, ci siamo conosciuti tutti a L’Aquila, c’è una grande storia dietro di noi.

Aneddoto sul murale Il Pendolo: l’anziano del murale si chiama Socrate, che era il nome del custode dello zuccherificio, ed è curioso che il volto disegnato somigli proprio a quello dell’omonimo filosofo.”