E’ stata inaugurata nell’ambito della Fiera Campionaria del Peperoncino la mostra di pittura “Colori Piccanti” con opere i Ali Al Jabiri, Enrico Di Sisto, Cesare Serafino e Gianni Turina che hanno celebrato sua maestà il peperoncino realizzando dipinti ispirati proprio a questo prodotto della natura che con le sue innumerevoli varietà di forme e di colori ha acceso l’ispirazione degli artisti espositori.
La mostra allestita sotto le volte del palazzo municipale in piazza Vittorio Emanuele II è stata inaugurata subito dopo l’apertura della Fiera Campionaria di Palazzo Vescovile dal prefetto di Rieti Chiara Marolla e dall’on. Rositani con gli ambasciatori del Messico e del Ghana a da altra numerose autorità.
La mostra che rimarrà aperta fino al 29 luglio sta riscuotendo un significativo successo di pubblico e di critica che hanno apprezzate le opere esposte per aver saputo interpretare il magico mondo del Peperoncino.
Gianni Turina, coordinatore della mostra ed espositore, ha realizzato una serie pregevole di nature morte, manifestando a pieno la sua esperienza artistica e la sua sensibilità maturate in tanti anni di esperienza con mostre in varie parti del mondo. Pittore e incisore ha esposto recentemente in Francia, in Brasile e in America e alcune suo opere si trovano in vari musei e pinacoteche pubbliche.
Enrico Di Sisto grafico e pittore di provata esperienza ha inteso interpretare il peperoncino legato alla donna sia nei suoi aspetti estetici celebrandone la bellezza, che nelle emozioni piccanti che la donna sa esprimere. Altre opere sono state ambientate ad alcuni aspetti della Rieti storica.
Presenza di notevole qualità è quella di Alì Al Jabire, pittore e scultore iracheno, promotore del gruppo artistico ”percettivisti” (Neo-Simbolisti).Ha partecipare alla Biennale di Venezia nel 1976, 1988 e 1990, e ha riscosso grande successo sia per come ha trattato il tema, che per i materiali usati. Ha partecipato in Patria e all’Estero a mostre di pittura, scultura, ceramica ed incisione.
Nella parte centrale della mostra spiccano le opere astratte di Cesare Serafino di Spilimbergo e del figlio Lucio.
Cesare Serafino, responsabile del "Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi", della Quadreria del Museo CRAS e della Galleria d’Arte "La Torre orientale" di Spilimbergo (PN), tra gli artisti della nuova generazione è fra quelli che maggiormente hanno saputo sollecitare interessi di critica e di pubblico anche in occasione della sua partecipazione alla Biennale Arhitettura-Venezia dal 2003 al 2010. I suoi dipinti introducono reminescenze che si addentrano in profondità, alla ricerca degli archetipi dell’uomo: segni ancestrali, arcaici, magici, misteriosi che ricordano emblemi solari, decorazioni protocristiane, rosoni di cattedrali dipinti sul foglio con gestualità saettante e repentina.