Altri tre arrivi in casa Rieti Basket Club. Dopo Cappani è la volta di Leonardo Busca, Stefano Gallea e Federico Pugi.
Busca ha alle spalle una prestigiosa carriera, classe 1972, playmaker di 180 centimetri, ha vestito le maglie di molte società italiane tra cui Pozzuoli, Roseto, Udine, Sassari, Capo d’Orlando, Reggio Emilia, Scafati e Trieste.
"Ho un’ età veneranda – scherza -, ma solo per l’anagrafe. Perché in realtà mi sento carico come agli esordi.
Forse un segreto della giovinezza cestistica è quello di rinnovarsi spesso nelle sfide e io giudico quella di Rieti interessante e ambiziosa".
L’altro arrivo, Stefano Gallea, classe 1983, è un’ala piccola di 1.95, cresciuto nella scuola dell’Olimpia Milano facendo parte della prima squadra nel 2000-2001. Poi è passato per Treviglio, Bergamo, Omegna e Bassano del Grappa prima di tornare nella scorsa stagione in Serie A con la maglia dell’Enel Brindisi. “Ho accettato di venire a Rieti con entusiasmo, perché mi offriva spazio e possibilità di soddisfare la mia voglia di stare in campo”.
L’ultimo arrivo è un lungo, Federico Pugi, classe 1985, reggiano, 206 centimetri e da giovedì 18 sarà a disposizione come tutti di coach Avenia.
Pugi si dice "carico e motivato", dopo che la scorsa estate si trovò improvvisamente fuori squadra alla Trenkwalder, che nel suo ruolo aveva preso uno straniero pochi giorni prima del raduno.
"Così sono rimasto fermo fino a novembre, quando poi sono andato a Brindisi, dove le cose per la squadra sono progressivamente peggiorate.
Ho tanta voglia di giocare e di farlo bene, non considero il passaggio a Rieti un declassamento, perché la piazza è storica, la società ambiziosa e a me interessa giocare e vincere."