Rieti avrà la sua Università. Nei prossimi due anni in Città 30milioni di euro per nuovi Corsi

Presso Palazzo Aluffi, in via Cintia a Rieti, nel pomeriggio dell”11 luglio, il Cda della Sabina Universitas ha presentato il Piano per il futuro.

“Abbiamo terminato l’Assemblea dei Soci per il Bilancio 2020-2021, che è in passivo di 107mila euro – commenta D’Onofrio – ma sono in arrivo dieci milioni di euro per un bando regionale al quale partecipano le università di Tuscia e Sapienza, con una sede propria a Rieti. Nel 2023 terminerà il rapporto tra le due università ed il Consorzio.

A settembre tornerà a Rieti il Corso di Ingegneria in italiano, il corso di Economia Circolare, raddoppio delle para-lauree (da 4 ad 8). C’è anche un centro di ricerca posto all’ASI per 5 milioni di euro. Altri 5 milioni di euro per un Hub di economia circolare, oggi tema molto attuale, con una gestione delle risorse più attenta. Sempre all’ASI c’è la costituzione di un centro di ricerca per 14 milioni di euro, ed il tutto arriverà a Rieti nei prossimi due anni. Anche Rieti, quindi, avrà veramente una sua università e non convenzioni a pagamento. Questa è la notizia importante. Il Capoluogo finalmente si apre alla regione.

Bisogna ricapitalizzare perché tutti i Soci hanno deciso di reinvestire sul Consorzio Universitario. Il servizio che abbiamo fatto all’università diciamo che era “semplice”. Erano servizi che davano per convenzione alle due università. Finalmente le due università metto la sede a Rieti con ogni probabilità con loro personale.

L’obiettivo è quello di occuparci di formazione, in tal senso abbiamo già avviato le procedure. Formazione agli Enti, al personale, ecc. parliamo di un grande aiuto per il territorio. Oggi gli studenti debbono essere assistiti. Oggi abbiamo siglato convenzione con l’ATER dove il Consorzio assume la gestione della palazzina per metterla al servizio degli studenti meno abbienti. In previsione ci sono anche i Master, sempre in collaborazione con le Università, quindi una tipologia di formazione alta. Il Consorzio – conclude D’Onofrio – riparte con una revisione contabile dei costi con un Bilancio per il 2022 che sarà corretto”.

Sottolineo due aspetti, commenta il sindaco Daniele Sinibaldi: “Potenziamento dell’offerta formativa sul territorio, questo insieme a tutte le Istituzioni. La seconda è che la Sabina Universitas ha richiamato i Soci a fare l’ultimo sforzo e completare il Processo, laborioso, ma che abbiamo da sempre sostenuto. Il nuovo Consorzio Universitario si potrà unire ai due Atenei affinché si superi questa fase di difficoltà e ci proietti già dall’esercizio 2022 verso una solidarietà differente, con una riduzione della spesa che da cinque anni ad oggi è stata già molto significativa”.

“Il messaggio più importane è che la presenza dell’Università a Rieti, in termini di corsi di laurea, è svincolata dall’esistenza del Consorzio – commenta Mariano Calisse, presidente della Provincia – oggi pensiamo come rigenerare il Consorzio da un punto di vista dell’offerta formativa. Rieti avrà una propria Università e non servirà più che il consorzio vada a pagare alcuni Corsi, magari anche marginali, e come Soci del Consorzio stesso (Provincia di Rieti ndr) proiettarlo a nuove sfide, senza fare doppioni o concorrenza ad altre realtà”.