Abbiamo appreso che il Consiglio Comunale di Rieti ha approvato il primo ottobre il riequilibrio di bilancio dell’Amministrazione Comunale.
Ancora una volta purtroppo, dobbiamo far rilevare come, malgrado le promesse e gli impegni elettorali, tra l’altro confermati anche in recenti occasioni non è stato concesso alle Organizzazioni Sindacali di esprimere le proprie valutazioni ed i propri eventuali suggerimenti su un documento di grande rilevanza contabile e gestionale, superiore, per molti aspetti, anche alle indicazioni contenute nel bilancio di previsione.
Con l’atto approvato, infatti,si è trattato di verificare le possibilità concrete o meno di garantire i servizi essenziali del Comune fino alla fine dell’anno, salvo improbabili ulteriori aggiustamenti in fase di assestamento di bilancio, prevedibile nel prossimo mese di novembre.
Riteniamo perciò come UIL, una grave mancanza di sensibilità e trasparenza politica non averci coinvolti nell’esame dei vari capitoli riequilibrati che hanno riguardato problemi dello sviluppo, dell’assetto del territorio e della tutela dello stato sociale.
Alla luce di quanto sopra, nel richiedere, comunque, copia degli atti approvati dal Consiglio Comunale, chiediamo un incontro ufficiale per affrontare alcune problematiche di grande rilevanza sociale:
1) Aumento aliquota IMU al massimo consentito, sulla prima e seconda casa, che pone Rieti tra le prime sei città d’Italia;
2) La situazione della urbanistica nel nostro territorio, con riferimento al futuro dei piani integrati nel progetto plus e dell’utilizzazione corretta del piano regolatore recentemente approvato;
3) La politica di gestione del personale con particolare riferimento ad intervento di esternalizzazione sui quali occorre fare assoluta chiarezza soprattutto sulle modalità di affidamento;
4) La politica di “razionalizzazione” dei servizi sociali con i pesanti tagli nei delicatissimi settori dell’assistenza specialistica ad alcuni disabili nelle scuole, alla assistenza domiciliare e dei malati di Alzhamer, alla gestione della casa di riposo, agli Asili nido e del Nespolo, tagli che stanno determinando gravi negativi risvolti sia nella gestione dei servizi e sia nella preoccupante diminuzione della remunerazione dei vari operatori .