RIDUZIONE ANNI SCUOLA OBBLIGATORIA, MASSIMI: ATTO DISCUTIBILE E ALLARMANTE

Studenti“Un atto discutibile e allarmante”.
Così il presidente del Pd della commissione “Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università” della Regione Lazio, Annamaria Massimi, in merito all’emendamento al Ddl collegato alla Finanziaria approvato dalla Commissione Lavoro della Camera dove sostanzialmente viene fissato l’obbligo di istruzione a 15 anni più uno da assolvere sottoforma di apprendistato.

Secondo il presidente della commissione della Pisana “l’emendamento, nonostante la necessità di favorire i processi di inserimento lavorativo per chi termina il percorso di studi, rappresenta una minaccia per l’obbligo scolastico e per la scuola tutta che continua ad essere oggetto di provvedimenti che hanno ricadute ambigue e conflittuali.

Considerazione necessaria è infatti quella che attribuisce alle Regioni specifiche competenze in materia che non possono essere prevaricate. In questa maniera – prosegue Massimi – gli studenti possono terminare l’iter scolastico un anno prima dell’attuale obbligo, fissato a 16 anni, segnando così il declino progressivo della formazione culturale degli studenti stessi quando invece il sistema scolastico dovrebbe puntare sulla competitività che può essere sviluppata esclusivamente tramite processi d’istruzione complessi e ben strutturati che devono servire come strumento base per il successivo inserimento lavorativo.

La speranza – conclude il presidente della commissione scuola – è quella che il Governo faccia un passo indietro prima di avviare l’iter della legge per così concordare ed elaborare con le parti sociali un percorso chiaro e realmente utile agli studenti”.