“In questo disegno di legge si è cercato di dare maggiore valore al ruolo dei sindaci e un maggior valore al ruolo del territorio per evitare che la politica decida di calare dall’alto una figura poco preparata rispetto alla conoscenza della fattispecie e del territorio stesso. Abbiamo voluto poi ribadire che un tema centrale della Ricostruzione è quello socio economico, grazie alla creazione di fiscalità di vantaggio e di opportunità lavorative. Occorre far arrivare un messaggio forte alle comunità dei territori colpiti dalle calamità: per questo abbiamo inserito una norma che prevede la possibilità di destinare una quota, nel limite massimo del 4 per cento degli stanziamenti disposti su base annuale per i singoli eventi calamitosi, al fine di creare un programma per la valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali.
Nel corso dell’esperienza che abbiamo maturato ci siamo resi conto che alla paura di morire che assale tutte le persone che vivono queste catastrofi in maniera improvvisa segue, nei giorni e nei mesi successivi, la paura del futuro. E io penso che una Nazione degna di questo nome deve avere la tempestività di intervenire dando i messaggi giusti dal punto di vista delle certezze per il futuro”.
Lo ha detto il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, presentando il disegno di legge quadro sulla Ricostruzione post calamità il cui esame è iniziato oggi in Aula.