“In sede di conferenza delle Regioni, durante il dibattito dedicato al Decreto Catania e alla ricostruzione delle aree colpite dai terremoti, il Lazio ha sottolineato la necessità di rimettere al centro dei rapporti tra Stato e regioni l’elemento dell’intesa per l’approvazione delle ordinanze commissariali.
È grazie al ripristino dell’intesa – eliminata con decreto Genova- che si può procedere coerentemente e speditamente nell’opera di ricostruzione. Il Lazio, fin dal primo momento si è posto come istituzione vicina ai comuni, alle associazioni e ai cittadini, da una parte in grado di recepire le istanze e di mettere a sistema azioni e interventi e dall’altra di proporre al Governo strategie e soluzioni sulla base del rapporto diretto coi territori, in cui il nostro Ufficio speciale per la ricostruzione è sempre stato in prima linea. Lo strappo istituzionale che si è verificato tra Regioni e Governo va a discapito dei territori e dei cittadini.
Inoltre, tra gli emendamenti al Decreto, crediamo sia fondamentale inserire da subito ulteriori norme per la semplificazione per la ricostruzione sia pubblica che privata. Non ultimo, per aiutare ulteriormente i residenti dell’area del cratere del Lazio e del centro-Italia, chiediamo la restituzione della cosiddetta ‘busta paga pesante’ con le stesse modalità introdotte con il post sisma dell’Aquila (10 anni).
Quanto ai comuni, chiediamo tra l’altro che possano godere della sospensione dei mutui a carico degli Enti fino al 2025 e degli interessi sull’anticipazione di tesoreria relativa ai tributi comunali”.
Così in una nota Claudio Di Berardino assessore alle Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio.