“Drastica riduzione degli incentivi alle energie rinnovabili da parte del Governo. A rischio anche realtà importanti per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti come Solsonica, che al suo attivo conta circa trecento lavoratori attualmente impegnati in progetti importanti nel settore del fotovoltaico”.
Questo è quanto dichiara il segretario generale della Fim Cisl di Rieti Giuseppe Ricci all’indomani della notizia di una sostanziale riduzione delle risorse erogate nel settore delle energie rinnovabili da parte del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani.
“Senz’altro bisogna disegnare una curva di riduzione degli incentivi che tenga conto delle maggiori efficienze e dei maggiori margini di guadagno che si sono realizzati negli ultimi anni –spiega Ricci- ma la nascente industria di produzione e di installazione che è cresciuta e sviluppata, non può essere gelata da annunci sorpresa. La riduzione degli incentivi è legittima e necessaria, ma le modalità e le tempistiche devono essere ponderate in favore anche dell’occupazione, del consolidamento dell’industria nascente e degli obbiettivi europei del 20 per cento in più di energie rinnovabili entro il 2020. Pena, pesanti sanzioni finanziarie.
La Fim Cisl di Rieti –prosegue il segretario generale- concorda con quanto dichiarato nei giorni scorsi dai rappresentati RSU Solsonica riguardo il paventato ridimensionamento dei margini di operatività del sito industriale reatino, dovuto all’assenza di politiche regionali di sviluppo industriale riconducibili proprio ai tagli sopracitati.
La Cisl di Rieti, preoccupata per le ripercussioni che i tagli di risorse nel settore potrebbero avere sui 300 lavoratori impiegati in Solsonica –conclude Ricci- rinnova la richiesta di un tavolo di concertazione col Ministero, per definire percorsi condivisi da tutti, a partire dalla priorità delle priorità che rimane il tema dello sviluppo e dell’occupazione, in particolare quella giovanile, che nelle energie rinnovabili è particolarmente presente e qualificata”.