Dal 2 luglio al 27 agosto RIC – REGIONE INVASIONI CREATIVE 2014 porta in scena una variegata invasione d’arti e di discipline per offrire al pubblico oltre un mese di spettacoli, concerti, performance, installazioni, laboratori, e giocoleria, che animeranno le tre città di Frosinone, Rieti e Latina per coinvolgere la collettività in un’esperienza artistica multiforme. Un pittoresco percorso itinerante che si dipanerà fra le piazze, le strade, i vicoli, i chiostri della Regione nel tentativo di affrontare le diverse declinazioni della crisi che soffoca il nostro vivere sociale, e di superarla attraverso l’arte.
Tre festival che propongono e impongono alle platee le parole, le musiche, i corpi, le scene, le opportunità che questa crisi ci offre per restituire uno sguardo diverso sul momento storico che stiamo vivendo. Così l’arte si diffonde in ogni angolo delle città con la forza creativa e la capacità di sovvertire gli spazi, le storie e i luoghi comuni. Frosinone, Rieti e Latina diventano cantieri di creatività, luoghi della riflessione e del confronto per reagire al disagio attraverso la pluralità delle visioni e degli interventi degli artisti invasori.
Promossa dall’Assessorato alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio, e realizzata dall’A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), in collaborazione con i Comuni di Frosinone, Latina e Rieti, RIC – Regione Invasioni Creative è la proposta culturale estiva che, per la capacità di permeare il territorio valorizzandone le specificità, quest’anno moltiplica l’esperienza nelle città di Frosinone e Latina, dopo il grande successo registrato nella prima edizione del Ric-2013, che ha visto come unica protagonista la città di Rieti.
Ad arricchire la geografia dello spettacolo dal vivo saranno le presenze di grandi nomi della scena come Iaia Forte, Monica Guerritore, Mariano Rigillo, Pamela Villoresi, che si alterneranno fra Latina e Frosinone. Mentre Rieti si caratterizzerà per il focus sulla drammaturgia di Jon Fosse con la produzione di tre testi affidati a tre giovani registi italiani: Suzannah di Thea Ginevra Dellavalle (22 luglio), Io sono il vento di Alessandro Greco (23 luglio) e Inverno di Vincenzo Manna (24 luglio). Ed ancora gli omaggi dedicati a Pier Paolo Pasolini con un progetto-spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti. E non mancheranno spazi dedicati alla formazione, al teatro ragazzi e alle realtà artistiche del territorio. Cuore pulsante del Festival di Rieti saranno gli incontri e le tavole rotonde di discussione sulle criticità della produzione teatrale che coinvolgeranno operatori del settore, ricercatori e giornalisti.
Per il secondo anno ritornano a RIETI le Invasioni Creative che dal 21 al 27 luglio abiteranno numerosi luoghi e popoleranno la città di artisti, critici, ricercatori e studiosi. Una vetrina per gli artisti del territorio regionale, ma soprattutto un’occasione per generare opportunità di lavoro e di diffusione delle opere che il festival produrrà e ospiterà. Dopo l’apertura con Eneide di Krypton di Giancarlo Cauteruccio (21 luglio), il festival si caratterizzerà per il focus sulla drammaturgia di Jon Fosse con la produzione di tre testi affidati a tre giovani registi italiani: Suzannah di Thea Ginevra Dellavalle (22 luglio), Io sono il vento di Alessandro Greco (23 luglio) e Inverno di Vincenzo Manna (24 luglio).
Tra gli altri protagonisti: Tamara Bartolini e Michele Baronio propongono la performance/installazione TU_TWO due alla fine del mondo (23 luglio) e il RedReading #1 Notturno Pasolini_un concerto (22 luglio). Clinica Mammut presenta lo spettacolo Col tempo (22 luglio) e l’installazione site-specific Del sordo rumore delle dita_ melanconie in dedica a Pier Paolo Pasolini (23 luglio). Inoltre, la compagnia Nuove Officine Laboratorio Babs di Claudia Crisafio e Marianna Di Mauro in collaborazione con Maria Teresa Berardelli debuttano con Cara Utopia (24 luglio). Ed ancora, due sguardi sulla crisi con Deflorian/Tagliarini in Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (25 luglio) e Valerio Malorni con L’uomo nel Diluvio (25 luglio). Infine, Daniele Timpano ed Elvira Frosini con Zombitudine (26 luglio).
Spazio alla formazione con il laboratorio a cura di Alessio Pizzech sul testo di Vjačeslav Durnenkov Pezzi da museo (apertura al pubblico il 25 luglio), e con il progetto-spettacolo Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti dedicato alla figura di Pasolini con il coinvolgimento della comunità locale (22 e 23 luglio). Una finestra aperta anche sulle realtà artistiche del territorio con i lavori di tre compagnie operanti nella regione: Internoenki, Articolo18comma1 e Teatro Alchemico.
Inoltre, dibattiti e tavole rotonde con operatori, critici e ricercatori, saranno il centro propulsivo del Festival di Rieti per accendere i riflettori sulle criticità dei modelli di produzione teatrale e sulle prospettive di sostenibilità del mercato produttivo italiano. Punti di incontro che coinvolgeranno pubblico e professionisti per un’approfondita riflessione sul fare teatro: appuntamenti il 24 luglio con la prima tavola rotonda dedicata alla condivisione del percorso di creazione del progetto-spettacolo Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti dedicato alla figura di Pasolini; il 26 luglio seconda tavola rotonda sulla critica a confronto tra carta stampa e web; il 27 luglio terza tavola rotonda a cura di Guido di Palma dedicata alle nuove realtà artistiche emergenti che lavorano in stati di marginalità.
Infine, saranno programmati momenti di incontro con gli artisti che si sono esibiti il giorno precedente, aperitivi letterari nel corso dei quali verranno presentati dei libri sul teatro e sullo spettacolo dal vivo, e aperitivi musicali in cui verranno chiamati ad esibirsi i protagonisti della scena musicale locale.