Domenica 27 luglio ultimo appuntamento con le Invasioni Creative, il pittoresco percorso itinerante che ha diffuso l’arte in ogni angolo della città di Rieti con la forza creativa e la capacità di sovvertire gli spazi, le storie e i luoghi comuni, attraverso la pluralità delle visioni e gli interventi degli artisti invasori. La seconda edizione del RIC-Rieti 2014 si è caratterizzata come vetrina per le compagnie del territorio regionale, ma anche come possibilità per generare opportunità di lavoro e di diffusione delle opere che il festival ha prodotto e ospitato.
A chiudere il festival la tavola rotonda Per fare il teatro che ho sognato a cura di Guido Di Palma, dedicata alle realtà artistiche emergenti che lavorano in stati di marginalità, alle 16 presso l’Auditorium dei Poveri. Un’occasione per accendere i riflettori sulle criticità dei modelli di produzione teatrale e sulle prospettive di sostenibilità del mercato produttivo italiano. Collettivo Internoenki, Compagnia Demix, Murè Teatro, Teatro Alchemico, Compagnia Albali, Ass. Cult. Articolo18comma1, costituiscono il ricco, variegato e vivace panorama di giovani formazioni artistiche che, coordinati da Guido Di Palma, dialogherà con il pubblico e gli operatori del settore per continuare la riflessione sul fare e comunicare teatro.
Spazio al teatro ragazzi con I sacchi di Sabbia che portano in scena lungo l’Argine del fiume Velino, alle 18.30, Sandokan o la fine dell’Avventura da “Le Tigri di Mompracem” per far rivivere attorno ad un tavolo da cucina le intricate gesta del pirata malese.
Ancora una finestra aperta sulla creatività del territorio con Teatro Alchemico che presenta E quindi uscimmo a riveder le stelle per la regia di Pedro Tochio, con Umberto Caraccia e Federica Scappa. Appuntamento alle 21 alla Stazione ferroviaria per uno spettacolo che, attraverso metafore visive e sonore, denuncia la guerra e le sue vittime. Un incontro tra un bambino soldato odierno e un malato di mente della Germania nazista, a cui gli spettatori assistono distribuiti sui quattro lati della scena a simboleggiare gli sguardi sulla storia, finalmente privi di paraocchi. Segue la compagnia Articolo 18comma1 con Cùnt-ami per la regia di Annarita Colucci, alle 22.30 presso la Biblioteca Paroniana del Chiostro di S. Lucia. Viaggio all’interno dell’inconscio di uno scrittore di fiabe che proietta nei suoi personaggi le proprie ansie, insicurezze, e difficoltà. Un mondo parallelo, quello dei sogni e dell’inconscio, che ci mostra le storie dei libri che abbiamo letto da bambini in una sorta di “terra di mezzo”, consumata dal tempo e dall’uomo.
Musica alle 23.30 lungo l’Argine del fiume Velino per il gran finale del RIC-Rieti 2014 con i Ninos du Brasil, un’ardita commistione di batucada e noise, samba ed elettronica, per trascinare il pubblico in scomposte e liberatorie danze. Primordiale, azzardato, scorretto ed eccessivo, è il ritmo dominato da voce, percussioni e batterie, con cui Nico Vascellari e Nicolò Fortuni tracciano sfumature e percorsi musicali tra spirito techno ed episodi di psichedelia tribale post-punk. Ad invade la città saranno suoni di piatti, cuica, congas, campane, jambè, rulli, claves, maracas, fischietti, campanelli e richiami per animali, ma soprattutto le sonorità inventate con bottiglie, lattine, pezzi di legno e “ciarpame” indefinito, per coinvolgere il pubblico in un approccio viscerale e sessuale del ritmo e dell’esistenza.