Si accende l’estate a Rieti con l’avventura tra le arti del Ric-Festival che continua a trasformare la città in un palcoscenico a cielo aperto e le sue strade in luoghi di spettacolo. Le invasioni Creative animano gli spazi reatini con un ricco programma che sabato 26 luglio dà appuntamento alle 16 con la tavola rotonda Critica e prospettive. Dalla carta stampata ai nuovi media: i percorsi della critica teatrale a cura di Franco Cordelli.
Le problematiche, le specificità e le caratteristiche della pratica critica affrontate in un incontro tra diverse modalità, stili, storie, visioni, prospettive della critica teatrale italiana con gli interventi di Anna Bandettini (La Repubblica), Rossella Battisti (L’Unità), Tommaso Chimenti (www.rumorscena.com), Franco Cordelli (Corriere della Sera), Roberta Ferraresi (www.iltamburodikattrin.com), Oliviero Ponte di Pino (www.ateatro.it), Andrea Porcheddu (www.linkiesta.it), e Camilla Tagliabue (Il Fatto Quotidiano). Un’occasione per riflettere sul possibile dialogo o confronto tra critica on-line e critica su carta stampata, ma anche una opportunità per ravvivare il dibattito con il lettore, ossia lo spettatore.
Spazio al divertimento e all’immaginazione con la divertente “rilettura culinaria” del romanzo di Emilio Salgari che I sacchi di Sabbia portano in scena con Sandokan o la fine dell’Avventura da “Le Tigri di Mompracem”, alle 18.30 lungo l’Argine del fiume Velino. Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno a un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le gesta del pirata maltese. Al centro dell’azione c’è l’ortaggio: carote, sedani, pomodori. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d’acqua come il mare.
Una finestra aperta sulle realtà artistiche del territorio con Internoenki che presenta M.E.D.E.A Big Oil, testo e regia di Terry Paternoster. Appuntamento alle 21 presso il Chiostro di S. Agostino per una rielaborazione contemporanea del mito di Medea, proposta secondo una linea di trasposizione anti-canonica che colloca la vicenda nella Basilicata petrolizzata. La tragedia diviene lo strumento prescelto per raccontare una situazione che, impiantandosi negli archetipi della storia lucana, trova ragion d’essere nel suo presente.
Stretti nella quotidianità claustrofobica, l’immagine dello Zombi diventa il simbolo del pericolo e della salvezza, della fine ma anche della speranza. L’unica prospettiva di rinascita, l’unica forma di vita alternativa all’economia, al mercato, al dominio di banche, finanza e multinazionali, che Daniele Timpano ed Elvira Frosini ci propongono con Zombitudine alle ore 22.30 presso la Biblioteca Paroniana – Chiostro di S. Lucia. Uno spettacolo che porta in scena la condizione umana di questo nostro tempo attraverso la metafora di un’imminente invasione di zombi.
A chiudere la serata lungo l’Argine del fiume Velino alle 23.30 Khalab vs Baba Sissoko e Studio Aira: da un lato un autentico pilastro della musica maliana contemporanea, il pluripremiato Baba Sissoko, maestro della parola depositario della secolare tradizione mandingo. Dall’altro dj Khalab, i cui beat seguono un sentiero immaginario che porta all’Africa del futuro: produzioni che esplorano la tradizione della musica panafricanista e al tempo stesso la sperimentazione elettronica più contemporanea.
Tradizione afro e linguaggi contemporanei che dialogano in un contesto audio/video dal carattere suggestivo, uno scambio centrato su beat astratti, antichi cordofoni e voce, che proietta la più esoterica essenza tribale in una dimensione afro-futurista. Un unico flusso ipnotico dove convivono in armonia visioni mistiche e primitivismo digitale.