“Italia Viva sin dall’inizio della pandemia e con il protrarsi del lockdown aveva chiesto al Governo di procedere con i lavori di messa in sicurezza e predisposizione di nuovi spazi funzionali alla riapertura.
‘Nel prendere atto, si leggeva ad aprile in una nota diffusa da Italia Viva, che le scuole resteranno chiuse fino a settembre, riteniamo che da oggi fino alla loro riapertura possano essere avviate le attività di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici’. Purtroppo l’appello di Italia Viva come si evince oggi dal comunicato diramato dal Presidente della Provincia di Rieti Mariano Calisse è caduto nel vuoto.
L’impegno deve essere comune e gli sforzi devono essere diretti verso la riapertura delle scuole il 14 settembre, non è accettabile che l’amministrazione provinciale e quelle di alcuni Comuni, non avendo fatto nulla fino ad ora per quanto di loro competenza, scarichino le responsabilità sul Governo e sulle Regioni. Siamo consapevoli che il Governo ed alcune Regioni abbiano le loro responsabilità, ma le amministrazioni locali hanno avuto il loro tempo per agire, per essere proattive nel trovare soluzioni per i loro cittadini; da aprile 2020 ad oggi sono passati 5 mesi, un tempo necessario per trovare soluzioni se avessero voluto.
Il 14 settembre è dietro l’angolo ed il Presidente Calisse non può pensare che con un semplice post su facebook, dove comunica che le scuole superiori non apriranno, possa lavarsi le mani relativamente al problema alla stregua di Ponzio Pilato. Non si può aspettare l’ultimo giorno utile per ordinare i moduli alternativi che molto probabilmente arriveranno dopo Natale se tutto va bene.
Ricordiamo che la DAD (didattica a distanza) è una modalità di didattica eccezionale per gli studenti produce carenze nelle conoscenze e competenze che questa generazione ed il paese tutto pagheranno con una minore competitività nel mondo globalizzato del lavoro. Forse sarebbe stato più utile convocare una commissione sanità e scuola coinvolgendo tutte le istituzioni competenti al fine di individuare spazi alternativi per la didattica in presenza e per individuare altri luoghi per lo svolgimento delle elezioni amministrative e del referendum oltre ad impegnare la Regione Lazio test sul fronte dei test sierologici anti-Covid19 non solo per il personale docente ed amministrativo delle scuole ma anche per gli studenti prima dell’inizio delle lezioni.
A noi non resta che constatare ancora una volta l’incompetenza amministrativa del Presidente della Provincia, incapacità che ricasca tutta sulla scuola, definita a parole come priorità per poi essere relegata in fondo alla lista degli impegni concreti. Rieti e la sua Provincia non sono un paese per i giovani e ancora una volta abdica al proprio futuro. Italia Viva crede fermamente nel valore della scuola e ritiene che il futuro del nostro territorio passi dai giovani, laveremo affinché la nostra Città e la nostra Provincia possa individuare una nuova classe dirigente capace di dare futuro al nostro territorio.”
Coordinamento Italia Viva Provincia di Rieti