RETE RIFORMISTA REATINA SULL'ISTITUTO ALBERGHIERO

Istituto Alberghiero Rieti

Le recenti notizie circolanti sulla localizzazione del nuovo Istituto Alberghiero, offrono lo spunto per riflettere con la cittadinanza circa l’importanza per il nostro territorio della presenza di quella che può definirsi, senza timore di smentita, una delle prime aziende pubbliche per tasso di occupazione (seconda probabilmente solo alla AUSL), punto di riferimento per centinaia di giovani studenti reatini e laziali.

Il percorso didattico offre uno sbocco lavorativo pressoché immediato nel mercato alberghiero e della ristorazione, con margini di espansione ad ogni livello, nazionale ed estero.Si è passati nel giro degli ultimi tre anni da 800 a circa 1.100 alunni, fatto che ha consentito di consolidare i livelli occupazionali sia dell’Istituto sia del Convitto che ospita i giovani studenti fuori sede.

E’ per questi motivi che chiediamo agli Amministratori locali, regionali e nazionali, di considerare l’Istituto Alberghiero uno degli elementi principali del tessuto economico della città, la cui collocazione urbanistica richiede una soluzione definitiva e non l’ennesima sede distaccata, individuata nell’area prossima alla Villa Fior De Ponti nella zona di Fonte Cottorella (adiacente al relativo Convitto).

Va detto, infatti, che il progetto della Provincia di Rieti riguarderebbe una struttura in grado di ospitare (soltanto) 440 alunni, il che lascerebbe in piedi tutte le problematiche relative alla gestione di numerose altre sedi distaccate, con tutte le difficoltà logistiche connesse.

Il progetto nasce da un protocollo d’intesa, oggi scaduto, tra il Comune (all’epoca di maggioranza di centro-destra) e la Provincia (a maggioranza di centro-sinistra) secondo il quale si individuava in quella zona l’area più idonea alla realizzazione dell’Istituto; piccolo dettaglio: per la realizzazione occorreva (ed occorre) una variante urbanistica al Piano Regolatore Generale. La stessa maggioranza di centro-destra dell’epoca non arrivò a votare in Consiglio Comunale detta variante, mentre al contempo numerose frange del centro-sinistra manifestarono fortissimi dubbi sulla bontà del progetto, stante la presenza sul territorio di altre aree già adibite a servizi scolastici senza necessità di ricorrere alla variante controversa.

Da sottolineare che la contrarietà alla soluzione di Fonte Cottorella fonda le sue radici, tra l’altro, nell’essere detta zona ricompresa nella fascia a rischio esondazione dei fiumi Turano e Velino, oltre a ricadere  all’interno del perimetro di rischio riconducibile al deposito di gas GPL di Via Pistignano (sito a rischio di incidente rilevante secondo la normativa Seveso).Non trascurabili, inoltre, i problemi connessi alla sistemazione stradale per la messa in sicurezza della Salaria, così come abbiamo assistito per il polo didattico dell’ex manicomio.

Chiediamo al Sindaco, alla Giunta, e al Consiglio Comunale tutto, di optare per la localizzazione del nuovo Istituto Alberghiero all’interno delle aree urbanisticamente già destinate a servizi scolastici, tra cui, come noto, l’ex Istituto Vanoni (Zona Perseo) o l’area scolastica di Campoloniano, il cui impiego non richiederebbe alcuna variante al Piano regolatore e non presenterebbe i rischi congeniti di incidente rilevante ed esondazione.

In tal senso, si chiede al Sindaco di Rieti di impegnarsi affinché si avanzi alla Regione Lazio, per il tramite dei rappresentanti del territorio reatino, la richiesta di incrementare il già stanziato finanziamento di oltre 4 milioni di euro al fine di realizzare la sede definitiva dell’Alberghiero in una delle aree succitate già urbanizzate.