La Regione Lazio ha effettuato un mandato di pagamento a favore della Provincia di Rieti di oltre 330 mila euro per il rasarcimento dei danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica. I fondi serviranno a coprire i danni certificati nel 2006 e in parte del 2007.
Lo ha annunciato questa mattina il vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Provincia di Rieti, Oreste Pastorelli, durante una conferenza stampa cui erano presenti Enrico Scipioni, presidente della Cia di Rieti, Aldo Mattia e Ivano Capannini, presidente e delegato alla direzione locale di Coldiretti di Rieti, Pierpaolo Pitoni, Aic-Copagri, e Pier Luigi Silvestri, vicepresidente della Confagricoltura Rieti-Viterbo.
“Sono certo che già durante la prossima settimana potremmo effettuare i pagamenti agli agricoltori interessati – ha dicharato Pastorelli – Su questo tema però vorrei precisare che l’Amministrazione provinciale non ha alcuna responsabilità per i ritardi dovendo svolgere di fatto solo una funzione burocratica: gli Atc infatti fanno la stima e comunicano l’entità dei danni entro il febbraio dell’anno successivo alla Provincia che gira le richieste alla Regione che a sua volte stanzia i fondi alla Provincia che alla fine effettua i pagamenti.
Un iter complesso che oltre ad essere articolato priva la Provincia di ogni possibilità di controllo: tra la costatazione del danno e la comunicazione che arriva all’amministrazione può passare più di un anno. Per questo motivo – continua l’assessore all’Agricoltura – è mia intenzione proporre, ascoltando anche il parere di tutti i soggetti interessati, la modifica della legge regionale che regola il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica in modo che l’iter sia gestito soltanto dalla Provincia o, se si ritiene più opportuno, dagli Atc: solo in questo modo si può rendere più snello e puntuale l’intero porocesso.
Il problema dei danni provocati dalla fauna selvatica non è però solo limitato a quello dei risarcimanti ma anzi è prioritario cercare di evitare che questi si concretizzino o vengano ridotti al minimo.
In quet’ottica – conclude Pastorelli – ad agosto l’Amministrazione provinciale ha sottoscritto un protocollo d’intesa, l’unico nel Lazio, per la gestione coordinata della specie cinghiale nel territorio provinciale di Rieti, con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, con la Riserva Naturale Regionale Monte Cervia e Navegna, con la Riserva Naturale Regionale Laghi Lungo e Ripasottile, con il Parco Regionale Naturale Monti Lucretili e con la Riserva Naturale Regionale Tevere Farfa”.