“In merito all’incontro tenutosi ieri in Consiglio Regionale vorrei precisare alcuni dettagli per evitare strumentalizzazioni che non servono proprio a nessuno. Trovandomi a Rieti molto spesso, almeno la sera, sono sempre disponibile ad incontrare i lavoratori di Risorse Sabine e per questo non si può affermare che non sono disponibile in questo senso. Non ho mai detto poi che non mi interessava il loro problema, anzi, avendoci lavorato per molti anni sono particolarmente attento a questa vertenza per la quale però non ho mai fatto e mai farò demagogia.
Credo che i problemi si debbano affrontare e risolvere nei tempi e nei modi opportuni e per questo ripeterò che stiamo facendo il possibile e lo testimoniano gli incontri già avuti alla Pisana con i lavoratori, con l’assessore Valente, con l’assessore Sartore, con il presidente Zingaretti e nelle ultime ore che gli stessi hanno avuto con Melilli. Il ritorno dei lavoratori oggi in Consiglio non credo servisse a molto se non a far conoscere a chi ancora non è al corrente, o fa finta di non esserlo, magari come Aurigemma, quello che è stato fatto e quello che si può o non si può fare. Ma senza portare nulla di nuovo. Ho lavorato e continuo a farlo per cercare una soluzione per la quale ho quasi quotidiani confronti con i membri della Giunta nella speranza di cercare una via d’uscita.
Io non faccio demagogia, cerco di risolvere i problemi nei tempi e modi opportuni senza montare illusioni di alcun tipo e per questo ribadisco che va bene tutto – a cominciare dallo studio del legislativo sulla fattibilità della creazione tramite emendamento di un bacino dedicato di lavoratori in mobilità – ma che solo il Governo potrà definire al meglio il futuro delle 106 famiglie interessate dal licenziamento e dalla messa in liquidazione della società della Provincia.
E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale del Lazio, Daniele Mitolo (Pd).