“C’è un passaggio a pagina 11 del verbale della riunione congiunta del tavolo tecnico con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza che magari sarà sfuggito ad una prima lettura, ma credo debba essere sottolineato perché indica in che direzione sono state fatte le scelte contenute nel Piano di riordino.
Lo cito testualmente: ‘Secondo la relazione AGENAS per quanto riguarda le strutture per acuti pubbliche è previsto un passaggio da 16.455 a 15.546 posti letto con una riduzione di 909 p.l. pari al – 5,5%. Per quanto riguarda le strutture per acuti private è previsto un passaggio da 2.640 a 2.758 con un aumento di 118 p.l. pari a + 4,5%
Per quanto riguarda le strutture di riabilitazione pubbliche il passaggio è da 1.668 a 1.087 p.l. con una riduzione di 581 p.l. pari a – 34,8%, mentre nel privato il passaggio è da 4.008 a 2.532 p.l. con una riduzione di 1.477 p.l. pari a – 36,8%’. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali certifica quindi la scelta politica alla base del Piano di riordino Governo-Regione: più posti letto alle strutture private e meno agli ospedali pubblici.
Scelta incomprensibile che davvero diventa difficile sostenere davanti ai cittadini. Alle persone che anche oggi sono venute qui in Consiglio regionale da tutte le Province per protestare contro la chiusura dei loro ospedali”.