Almeno per quello che concerne la presidenza del Consiglio regionale del Lazio, l’idea di “dimissioni di massa” degli esponenti di minoranza (che in consiglio vantano sulla carta due consiglieri in più rispetto alla maggioranza che sostiene il rieletto presidente Nicola Zingaretti) è naufragata al primo impatto con il voto in aula.
Ricomposti (almeno apparentemente) anche i malcontenti in Forza Italia e M5S – schieramenti per i quali erano state concordate le vice-presidenze dell’Aula – è stato eletto presidente del Consiglio Daniele Leodori (PD, riconfermato nel ruolo già ricoperto nella scorsa legislatura), mentre i suoi vice saranno Porrello (M5S) e Palozzi (FI).
Nella prima votazione Leodori ha ottenuto 25 voti, mentre uno solo per Pirozzi e Cavallari (Lega); per il resto tutte schede bianche.
Nulla di fatto anche nella seconda votazione: 26 voti per il presidente uscente, uno per Cavallari e 24 schede bianche.
Al terzo scrutinio, infine, il riconfermato Leodori ha totalizzato 29 voti. A questo punto non resta che attendere le prime sedute ‘operative’ del Consiglio dalle quali si potrà definire su quale maggioranza Zingaretti e la sua Giunta potranno contare: saranno quelli i primi (definitivi?) banchi di prova per capire quanto e se può durare il fragilissimo esecutivo del riconfermato Governatore.