REGIONALI, DICHIARAZIONE DI SIMEONI DEL PDL

Matteo Simeoni

“In merito alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici che leggiamo sui quotidiani e relative alle possibili candidature per le elezioni regionali, credo sia necessario fare alcune riflessioni.
Ciò che sembra prevalere, infatti, è la ricerca di un’affermazione degli interessi personalistici a discapito di una linea condivisa”.
Lo dichiara il responsabile provinciale del Dipartimento per le politiche del lavoro del Popolo della libertà, Matteo Simeoni.

“A mio avviso – continua – si deve invece tener conto ancora prima della scelta dei nomi, delle indicazioni programmatiche per lo sviluppo della nostra provincia. Incentrare la discussione solamente sul posizionamento di alcuni all’interno del listino bloccato non rappresenta certamente ciò che dovrebbe prevalere nella condotta politica del Pdl.

Tra l’altro, in un caso specifico, mi domando quali siano i criteri o su cosa si basi la convinzione di poter vantare una presunta posizione di vantaggio per la propria candidatura rispetto ad altri esponenti del Popolo della libertà. Unica nota positiva che si può leggere nelle affermazioni è che, almeno in questa vicenda, qualcuno si è  finalmente accorto che il Pdl è strutturato e ha un coordinatore e un vice coordinatore, anche se in realtà lo fa utilizzando il metodo di due pesi e due misure, ovvero quando gli è utile esiste un partito, altrimenti ci si appella a nuove regole e nuove linee”.

“L’auspicio – conclude Simeoni – è che, invece di continuare con questo teatrino della politica che antepone l’interesse personale alla linea progettuale, si predisponga un piano programmatico per il territorio da sottoporre al prossimo governo della Regione Lazio, con la richiesta, ad esempio, di istituire una cabina di regia legata alla presidenza dell’amministrazione regionale dove dare spazio alle priorità che non hanno ancora trovato attuazione.
Inoltre, pur considerando importante la nomina ad assessore di una figura legata al territorio, è opportuno richiedere alla candidata presidente, Renata Polverini, la previsione di una delega assessorile che si occupi specificatamente delle province laziali, affinché si possa definitivamente dire che Rieti è al pari di tutti gli altri territori”.