REDDITO MINIMO GARANTITO, PIETRANTONI: AD OGGI NON E' STATO PERCEPITO NEANCHE UN EURO

Tonino Pietrantoni CGIL Rieti

Ad oggi nessun avente diritto ha percepito un euro del famoso “Reddito Minimo Garantito” istituito dalla precedente Giunta regionale. Da notizie assunte a livello regionale pare che la liquidazione del contributo non avverrà prima del 2011 nel mentre la nuova Giunta ha già provveduto a “stornare” il finanziamento e quindi il il Reddito Minimo garantito è destinato a cessare (prima ancora di essere erogato).

A ripensare a tutti i proclami, le belle parole, le polemiche e a tutta la discussione sulle procedure che sono state prodotte anche in questo territorio verrebbe da pensare di aver partecipato a “Scherzi a parte”. Ma non si può ridere perché dietro alla questione c’è il vero bisogno di decine di famiglie, la crisi, la mancanza di reddito e quindi il dramma sociale,la povertà ecc..

Resta  l’amarezza per il fatto che cambiano i “Governatori” presentati come nuovi , efficienti, vicini alle persone e ai loro bisogni. Ma non cambia la musica  almeno per i cittadini e quindi gli ospedali si ristrutturano lo stesso, i ticket e le tasse aumentano, non si elimina la precarietà. Non si finanzia la Salaria e nemmeno la Ferrovia.  Nel 2010/2011 si perderanno, secondo stime non della Cgil, ulteriori  migliaia di posti di lavoro. Rieti è dentro questo scenario.

Fortuna che la nuova Governatrice del Lazio arriva da una esperienza sindacale e quindi, ci dicevano, sarà assolutamente attenta ai problemi delle persone ultime, dei territori più in difficoltà.

La vicenda del reddito minimo garantito come le altre sopra richiamate dicono il contrario almeno fino ad oggi e sicuramente per il nostro territorio.

Vogliamo sperare che la Presidente Polverini , “finita la fase di insediamento” come dice in questi giorni, intervenga per liquidare agli aventi diritto il sostegno dovuto.

Vogliamo pensare che un minuto dopo aver letto questa ennesima denuncia i nostri consiglieri regionali mettano in campo una forte iniziativa verso le competenti sedi per sbloccare i pagamenti. Anche una bella manifestazione di piazza non ci starebbe male dimostrando così che la politica è capace di guardare anche oltre il proprio ombelico e di occuparsi dei problemi reali delle persone e dei territori.