Il Piano Casa Lazio è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale delle Regione Lazio del 27 agosto 2011. La nuova Legge si applica a tutti gli edifici realizzati legittimamente (anche quelli per i quali il titolo edilizio sia stato rilasciato in sanatoria, compresi il caso della formazione del silenzio assenso) e a quelli non ultimati ma che abbiano ricevuto i titolo abilitativo edilizio.
Resterà in vigore per tre anni. Sarà possibile intervenire, a differenza del vecchio piano casa, anche nelle zone agricole e nelle zone più urbanizzate delle aree naturali protette. Su quest’ultimo punto però sono sorte roventi polemiche che potrebbero portare anche ad una possibile modifica da parte della Corte Costituzionale.
Sono invece esclusi:
A) gli insediamenti urbani storici come individuati dal Piano territoriale paesaggistico regionale;
B) le aree a rischio idrogeologico molto elevato;
C) i casali e i complesso rurali realizzati in epoca anteriore al 1930;
D) gli edifici costruiti nelle aree del demanio marittimo.
Gli ampliamenti sono permessi in aderenza o adiacenze rispetto al fabbricato esistente, ma non in sopraelevazione. Per gli edifici residenziali è possibile ampliare anche edifici superiori a 1.000m³ (a differenza della precedente Legge). L’incremento massimo è del 20%, con limite di 70m² di superficie. Vengono eliminate anche le limitazioni sulle aree agricole. Il limite del 20% è previsto anche per gli edifici non residenziali, per un massimo di 200m² per ogni edificio; nel caso di edifici con destinazioni ad attività produttive artigianali il limite è del 25%, per un massimo di 500m². chi usufruisce dell’ampliamento dovrà mantenere la destinazione d’uso per almeno 10 anni.
Di questo e di altro si parlerà il giorno 4 Novembre, presso
Prof. Avv. Riccardo Delli Santi;
Dott. Arch. Demetrio Carini (Direttore Generale Urbanistica);
Dott. Arch. Manuela Rinaldi.