Il 25 e 26 novembre, Rieti ospiterà la Campagna “Non perdiamoci la vista” promossa dalla IAPB Italia onlus-Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità in collaborazione con Novartis. A bordo dell’Unità Mobile Oftalmica (UMO), i cittadini di Rieti potranno ricevere informazioni sulle maculopatie e, in particolare, sulla Degenerazione Maculare Legata all’Età, che colpisce prevalentemente dopo i 55 anni e che conta solo in Lazio 1.800 nuovi casi ogni anno. I cittadini over 55 saranno inoltre invitati ad effettuare un controllo oculistico gratuito per accertare il rischio di insorgenza di questa malattia invalidante, che colpisce il centro della retina, parte funzionale e sensibile dell’occhio.
Si stima che ogni anno siano 25.000 i pazienti che presentano i primi sintomi di Degenerazione Maculare Legata all’Età, di cui 1.800 solo nel Lazio. Un riconoscimento precoce dei campanelli d’allarme può consentire di arrestare il progredire della malattia. Oltre 3.000 i controlli già effettuati nell’ambito della campagna nelle regioni interessate.
“Per IAPB Italia onlus sono tre le priorità oggi nella lotta alla cecità evitabile: prevenzione primaria, ovvero informazione e sensibilizzazione, prevenzione secondaria, cioè screening, diagnosi precoce e rapido accesso alle terapie, e prevenzione terziaria, ovvero riabilitazione visiva – dichiara l’Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. – La Campagna ‘Non perdiamoci la vista’ si inserisce nell’ambito di questo nostro impegno e nasce proprio con l’obiettivo di aumentare la conoscenza della popolazione rispetto alle maculopatie, sensibilizzare sull’importanza di riconoscerle precocemente attraverso dei periodici controlli e trattarle tempestivamente, nonché fornire informazioni sulla riabilitazione visiva, che oggi è in grado di offrire alle persone ipovedenti un significativo recupero della qualità di vita”.
La degenerazione maculare legata all’età è una malattia progressiva che determina una grave compromissione della visione centrale, indispensabile per tutte quelle attività che richiedono una percezione dettagliata delle immagini, come leggere, guidare, controllare l’ora, riconoscere un volto, e ha quindi un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre. Intercettare il disturbo nelle sue fasi iniziali è la chiave per poter contrastare efficacemente il progredire della malattia.
“Dopo i 70 anni un importante calo visivo specie coinvolgente la visione centrale deve far sospettare la presenza di una maculopatia e spingere il paziente ad effettuare una visita oculistica con esame del fondo oculare. Naturalmente non bisogna attendere l’insorgenza dei sintomi per effettuare una visita, che sarebbe opportuno effettuare con cadenza annuale. – aggiunge il Prof. Fabio Fiormonte, Primario della U.O.C. di Oftalmologia della AUSL/Rieti – Le fasi iniziali della degenerazione maculare possono essere, infatti, diagnosticate anche in assenza di sintomi ed in questi casi lo studio AREDS ha dimostrato l’utilità dell’assunzione di integratori alimentari (vitamine, minerali, pigmenti maculari), mentre nelle fasi conclamate è necessaria ed indispensabile la terapia intravitreale con farmaci antiangiogenici. Fondamentali per una corretta diagnosi e l’inquadramento della patologia sono esami diagnostici specifici (es. OCT e FAG), che possono identificare la presenza della malattia anche molto precocemente.”
L’Unità Mobile Oftalmica (UMO) sarà presente a Rieti, dalle ore 10.00 alle 17.00, il 25 e 26 novembre in Piazza Tevere. La campagna toccherà altre città italiane, in Lombardia e Sicilia e Lazio, dove – in particolare – sarà presente anche a Roma, fino al 28 novembre. Tutte le informazioni sulle tappe e sulla Campagna saranno disponibili sui siti www.iapb.it e www.nonperdiamocilavista.it e tramite il numero verde 800 04 80 80.
A bordo dell’UMO, le persone di età pari o superiore a 55 anni potranno richiedere, previa disponibilità, di essere sottoposte ad un controllo oculistico gratuito, che verrà eseguito attraverso l’impiego di un OCT e di un retinografo. Al termine del controllo, il paziente riceverà un riscontro che riporterà la presenza o assenza di degenerazione maculare e un’indicazione del livello di progressione del disturbo. Si tratta di una valutazione preliminare che dovrà essere ulteriormente approfondita dal medico curante per il proseguimento del percorso diagnostico o terapeutico.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Euretina (European Society of Retina Specialists), SIR (Società Italiana della Retina), SOU (Società Oftalmologi Universitari), SOI (Società Oftalmologica Italiana), SIMMG (Società Italiana di Medicina Generale), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e FederAnziani ed è realizzata in collaborazione con Novartis.