Presentato il progetto “La Porta sociale” che l’assessorato ai Servizi sociali dell’amministrazione comunale di Rieti sta portando avanti da settembre in via sperimentale.
I dati se pur provvisori e che necessitano approfondimento parlano di una vera e propria emergenza sociale: A Rieti e provincia si registrano 6.000 persone in povertà relativa. In 6 mesi di progetto sono state assistite 801 persone in povertà assoluta (l’incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza)con la consegna di 267 pacchi (circa 38% occasionali sconosciuti al sistema) contenenti tutto il necessario per fronteggiare l’emergenza alimentare della famiglia.
Il progetto “La Porta Sociale” prevede appunto, l’assistenza emergenziale di famiglie in povertà assoluta con la consegna di massimo 2 pacchi, successivamente le persone verranno seguite dai servizi sociali competenti per avviare percorsi virtuosi.
“L’emergenza alimentare sin dall’inizio del mio mandato – dichiara l’assessore Giovanna Palomba – è stata tra le realtà più drammatiche cui ho dovuto far fronte. La necessità quindi di prevedere una rete solidale emergenziale che potesse arginare, contenere e soddisfare le numerose richieste, mi ha indotto ad avviare il progetto destinato a crescere e ad evolversi, utilizzando il servizio sociale come strumento di accompagnamento e monitoraggio delle situazioni che, di volta in volta, accedono in emergenza alla Porta Sociale ”.
L’associazione “Il Guazzabuglio emergenza e povertà” è stata di impulso e aiuto nella fase iniziale e, a seguire, attraverso i diversi incontri in assessorato, anche altre realtà associazionistiche locali operanti nel settore della distribuzione alimentare solidale si sono inserite nel progetto, adoperandosi fattivamente, attraverso una rete di sostegno, nel rendere possibile una risposta immediata alle emergenze.
Le associazioni al momento coinvolte sono: Il Guazzabuglio emergenze e povertà, Adra Italia, Croce Rossa Italiana, Caritas diocesana, Mensa di Santa Chiara, Volontari del cuore, Gruppo volontariato vincenziano, cui potranno aggiungersi, auspicabilmente, anche altre realtà associazionistiche impegnate nel settore.
È previsto inoltre l’inserimento di fornitori solidali, ad oggi hanno espresso la volontà di aderire Coop e Carrefour per la colletta alimentare.