Nel panorama storico-musicale, “l’opera buffa” assolse alla necessità di trasformare l’opera lirica in un genere in cui la gente comune potesse notare una propria somiglianza con i personaggi e, di conseguenza, potesse immedesimarsi nella vicenda rappresentata.
Lo spettatore comune, a cui l’opera buffa era particolarmente rivolta, riusciva, quindi, a riscontrarvi caratteristiche esistenziali intrinseche alla propria vita quotidiana e questo contribuì ad affermare un rilevante e fortunato orientamento verso una musica “laica” e non più esclusivamente sacra o ispirata a stereotipi mitologici ma votata ad una concezione del tutto nuova, intesa , cioè, come puro divertimento.
Finalmente entrarono in scena i ceti popolare e borghese e, pertanto, i personaggi della storia, e spesso dell’ “equivoco”, risultavano privi di una caratterizzazione astratta ispirata a ruoli predeterminati ma, al contrario, incarnavano delle semplici macchiette: il servo imbroglione, il vecchio avaro, il giovane di buona famiglia che si innamora della contadina, o della prostituta, tutti personaggi presi dalla commedia classica e dalla commedia dell’arte.
Certo è che in questo genere operistico chi si distinse fu certamente Gioacchino Rossini che con la sua produzione fu definito da Stendhal come l’autore che raggiunse "la perfezione del genere buffo".
Ad altrettanta perfezione è giunto uno degli interpreti più autorevoli del repertorio buffo rossiniano e non solo: ovvero, il Maestro Bruno Praticò che , con la sua spiccata verve comica ha toccato le vette dell’apoteosi ludica insita nell’intenzione compositiva del buon Gioacchino. Accanto a lui magistrali interpreti quali il tenore Massimiliano Silvestri, il baritono Marco Bussi e il soprano Federica Lombardi e il coro Lirico “Mattia Battistini” & “CORALIUM”
Diretto dal maestro Alessandro Nisio, ci faranno assaporare quanto di meglio il gusto rossiniano e donizettiano possano ispirare a ben disposti animi in cerca di assoluzione e sdrammatizzazione quali noi siamo ; e se a tutto ciò aggiungiamo la nobile causa della beneficenza operata in favore delle necessità di numerosissimi anziani in India ad opera dell’associazione “la Prima Stella “ Onlus, con un biglietto di prevendita di soli 15 euro, allora non possiamo proprio mancare .
L’appuntamento è per il 28 aprile 2011 al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti alle ore 21.00. Sarà aperto il botteghino del teatro nei giorni 27e 28 aprile con orario 10-13 e 16-19 per l’acquisto dei biglietti o la prevendita rivolgendosi ai numeri 339 6953151 oppure 328 9648036.