Sabato pomeriggio, 4 novembre, a partire dalle ore 16, nell’ambito della manifestazione “Montagne in movimento” organizzata dal CAI presso il palazzetto dello sport di Amatrice, si è svolto l’incontro con lo scrittore Erri de Luca, uno degli autori più interessanti e autorevoli del panorama italiano.
Complice il progetto “Adotta uno scrittore”, Leonardo Fari (nella foto sopra) allievo autistico della VI A del Liceo Artistico Calcagnadoro di Rieti, ha commentato la poesia “Mare nostro” di Erri de Luca.
Lo scrittore, dopo averla ricevuta, ha chiesto espressamente che venisse letta in questo contesto. Così una compagna di classe di Leonardo ha letto la sua analisi del testo.
Visibile e palpabile l’emozione di tutti i presenti, non solo per la grande sensibilità dimostrata dallo scrittore, ma soprattutto per le parole puntuali, precise e belle che Leonardo ha tirato fuori interpretando, a modo suo e con i suoi strumenti, una poesia tanto impegnativa
Il testo scritto da De Luca a Lampedusa e dedicato al mar Mediterraneo alla vigilia dell’ennesimo naufragio di emigranti, è stato interpretato e commentato da Leonardo con la profondità di chi le parole le ha solo un po’ bloccate dentro, ma se trova il modo di farle uscire sa parlare a tutti con spontaneità e immediatezza.
Riguardo al tema sollevato, adatto a questa terra che ha visto nell’ultimo anno andare via tante persone, di chi siano gli emigranti, gli sfrattati, i “mossi”, Erri de Luca ha commentato che “tutti siamo mossi, non esiste la parola clandestino nella scrittura sacra ma si parla di stranieri e infatti tutti noi siamo stranieri, inquilini e non proprietari. Tutto è in movimento, anche le montagne si muovono e questo avviene per necessità”.
Successivamente de Luca ha risposto alle domande molto interessanti e stimolanti degli allievi del Liceo Artistico Calcagnadoro di Rieti, del Liceo Scientifico Jucci di Rieti e del Liceo Scientifico di Amatrice in maniera semplice, ma brillante, com’è nel suo stile.
Alla domanda sul rapporto dell’autore con la fede, dal momento che da sempre è affascinato dalle sacre scritture, De Luca ha precisato di essere un “non credente” e non un ateo, perché esclude la fede dalla propria vita e non da quella degli altri.
A chi gli ha chiesto se nella sua esperienza di vita hanno contato di più i tanti libri letti o le esperienze lavorative ha risposto e sostenuto quanto per lui i libri siano stati dei compagni ma che l’importanza delle esperienze fisiche per apprendere sia stata determinante.
Del suo rapporto con il mare e con la montagna ha risposto da uomo nato in una città di mare che ha come perenne sfondo una montagna come il Vesuvio (Napoli), ricordando la definizione di mare che dà Omero come “via limpida” e definendo invece le montagne come “le migliori vie di comunicazioni non controllabili”.
Alla domanda su cosa sia la meraviglia ha risposto “una disponibilità del sistema nervoso”, ha definito l’ombra una “migliore e più sicura presenza invincibile”, mentre ha spiegato che per lui le parole rappresentano una “luce” e che “producono con precisione e ad alta definizione” quello che dentro di lui è confuso.
Infine ha affrontato le tematiche della libertà e dell’indifferenza, definendo la prima la “necessità di andare allo sbaraglio senza sicurezze” e la seconda come una sorta di “disturbo della percezione della realtà di chi continua ad essere uno spettatore e non un cittadino coinvolto”.
Presenti all’evento il Dirigente Scolastico Provinciale, dott. Giovanni Lorenzini, il consigliere regionale Daniele Mitolo, il Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili e il presidente del Cai di Amatrice Franco Tanzi.
Un ringraziamento ad Ines Millesimi e agli insegnanti delle tre scuole che hanno così bene preparato questi ragazzi stimolanti e soprattutto a Leonardo Fari che ha saputo spiegare con semplicità il senso, non solo di una poesia, ma di uno dei più tragici capitoli della nostra età contemporanea.
Leonardo è stato, dunque, come le parole per De Luca: una luce che si è accesa e ha mostrato la chiarezza in tanta confusione.
Benedetta Bellucci