PUGLIELLI PRC SULL'ATTUALE SITUAZIONE ALLA MIN MAX

Lavoro a Rieti

Chi non ricorda “Contessa” di Paolo Petrangeli, vera e propria colonna sonora del 68, quando recita:

“Del resto mia cara, di che si stupisce, anche l’operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente ne può venir fuori, non c’è più morale contessa.”

Leggo sulla situazione delle 30 lavoratrici della min max, da due mesi senza percepire l’assegno di cassa integrazione, bloccato dall’Inps, in quanto il decreto per la cassa integrazione in deroga, prorogata fino al 16 ottobre p.v, con accordo sottoscritto dalle parti nel febbraio scorso, non è stato ancora firmata dalla “sindacalista” ora presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

Allora perché “Contessa”..
C
osa raccontano al libraio i 30 lavoratori della min max, senza soldi per comprare i libri, con quel che costano poi.
Su cosa studieranno i figli dei 30 lavoratori della Min-max, piuttosto che della Ritel, Mondialpulimento, coop Quadrifoglio, solo per non  dilungarmi troppo, che a breve, se non  già da subito, si trovano nella medesima situazione.

D’altronde che “morale ne può venir fuori, se anche gli operai vogliono il figlio dottore”, la cultura, poi rende liberi.
Ben venga allora  se i figli degli operai,  dei lavoratori, si vedano costretti, loro malgrado ad abbandonare gli studi, andranno cosi ad ingrossare quella già grande schiera di disoccupati, quell’esercito di lavoratori di riserva, costretti, disposti, per necessità, a svendere perfino la propria dignità, tanto caro ai  padroni.

Tornando alla min max, di questo in fondo si è trattato.
I 30 lavoratori, in cassa integrazione, dopo che per anni si erano prodigati, adoperati con dedizione per il buon andamento dell’azienda, acquisendo competenze ed elevata professionalità, son stati messi alla porta, solo perché chiedevano il rispetto dei propri diritti, acquisiti con anni e anni di sacrifici, della propria  dignità.

L’azienda gli proponeva, per conservare il posto di lavoro, di licenziarsi ponendosi in mobilità, per poi essere riassunti da una nuova soc. a condizione di  ripartire dal livello contrattuale più basso, vedendosi azzerata ,in un sol colpo, tutta la professionalità  e competenza acquisita.

Un vero e proprio ricatto, anticipazioni di Pomigliano.
Non è più tollerabile, il Partito della Rifondazione Comunista, sempre, come nel suo DNA, a fianco dei lavoratori, nel denunciare questa e le altre situazioni, ormai davvero troppe, esprime la propria solidarietà e sostegno ai lavoratori della min max  e facendo proprio l’appello del segretario della Fiom Prov.le Luigi D’antonio, invita tutte le forze politiche, le istituzioni a sollecitare “la Sindacalista" Polverini al firmare, subito, il decreto di cassa integrazione e a ricercare una soluzione tesa a garantire un futuro dignitoso, un  lavoro, per i 30 lavoratori min max.

Non posso concludendo, assolutamente esimermi dal lanciare un appello a tutti i lavoratori, i disoccupati, i precari, gli studenti i giovani, i pensionati, a tutti i cittadini stanchi, provati dalle politiche neoliberiste di questa destra reazionaria, che ogni giorno toglie ai “poveri “per continuare a garantire, anzi accrescere i privilegi dei ricchi, a impegnarsi attivamente a sostegno della mobilitazione della Fiom, che rappresenta il più maturo collante per la ripresa della lotta sociale.