Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria – ottenuto sommando insieme la gestione dei residui e la gestione di competenza – relativa all’esercizio 2011 si conclude con un avanzo di amministrazione pari ad €. 4.003.363,36.
In termini di cassa le riscossioni nell’esercizio 2011 sono aumentate rispetto all’esercizio 2010 attestandosi sull’importo complessivo di circa 79 milioni di euro; a fronte di questa situazione relativa alle riscossioni si è avuto un aumento di oltre 3 milioni di pagamenti rispetto all’esercizio precedente – soprattutto per spese in conto capitale -; in ogni caso la dinamica delle riscossioni e dei pagamenti ha comportato che, anche per l’anno 2011, non sia stato necessario ricorrere all’anticipazione di tesoreria.
Tale andamento è scaturito sostanzialmente da diverse cicostanze:
• Fondo cassa iniziale al 1 gennaio 2011 pari ad euro 4.234.073, in considerazione dei ridotti pagamenti, soprattutto in conto capitale, effettuati da parte della Regione Lazio nel corso del 2010 ma compensati da cessione di quote di patto di stabilità alla Provincia di Rieti;
• Trasferimento all’Amministrazione Provinciale di Rieti, con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3916 del 30 dicembre 2010, delle residue attività del Commissario al Sisma 1997 – 2001; tale circostanza ha posto in capo alla Provincia una gestione complessiva di oltre 32 milioni di euro, di cui 22 milioni riversati alla Tesoreria Provinciale da parte della Banca D’Italia;
• Introduzione del Patto Regionalizzato Orizzontale: la Provincia di Rieti – a causa del riversamento in unica soluzione dei 22 milioni di euro afferenti il sisma rispetto ai quali i movimenti in uscita seguono una normale dinamica di stato d’avanzamento lavori rispetto alle singole opere previste nel piano -, ha ceduto quote di patto in surplus alla Regione Lazio per il rilevante importo di 12 milioni di euro. Questa circostanza, unitamente alla rideterminazione degli obiettivi programmatici per il 2011 e 2012 comunicata dalla Regione Lazio che fanno della Provincia di Rieti uno dei principali artefici della buona riuscita del patto di stabilità regionale 2011, comporterà enormi vantaggi in termini di obiettivi di patto per il 2012.
L’avanzo di amministrazione risulta formato per circa il 68,00 % da fondi vincolati per funzioni delegate, fondi ammortamento e fondi per spese in conto capitale, mentre l’avanzo libero rappresenta il 32 % dell’avanzo di amministrazione totale.
La gestione di competenza dell’anno 2011 si chiude con un disavanzo complessivo di €. 1.041.826,71, al lordo dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione per €. 1.691.754,83; il dato al netto dell’applicazione dell’avanzo rivela invece un saldo positivo della gestione corrente pari ad €. 649.928,12. Le considerazioni di cui sopra si riflettono anche nel risultato economico d’esercizio positivo, rilevabile dal conto economico dell’anno 2011.
Il risultato economico di esercizio 2011 chiude con un utile di €. 1.205.067,07 grazie principalmente al risultato positivo della gestione operativa rivelatosi in linea con quello del 2010, pari ad €. 2.433.509,81 ; in realtà il reddito finale di esercizio per l’anno 2011 risulta migliorato rispetto a quello ottenuto nel 2010 soprattutto in virtù della minore incidenza degli oneri finanziari.
Il dato complessivo da contezza da una parte dei minori trasferimenti regionali e statali e dall’altro di quelli che sono alcuni aspetti sia collegati alla crisi economica in atto e rilevabili a livello di comparto sia collegati alle novità introdotte dal D. Lgs. 68/2011 relativo al federalismo provinciale e regionale; infatti gli introiti relativi all’IPT sono sensibilmente diminuiti rispetto al 2010 – come conseguenza della crisi in atto che colpisce scambi e consumi anche e soprattutto nel mercato dell’auto. Buona performance riguarda invece l’imposta sulle assicurazioni RC auto: la Provincia di Rieti, ricordiamo una delle province italiane più colpite dal taglio dei trasferimenti erariali, si è avvalsa già dal giugno 2011, con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 83/2011, della possibilità prevista nel D. Lgs. 68/2011, di aumentare l’aliquota dell’imposta portandola dal 12,5% al 16%; questa circostanza, in aggiunta al nuovo meccanismo di pagamento dell’imposta da parte delle compagnie assicuratrici mediante modello F24 – meccanismo che consente maggiori e più incisivi controlli e rappresenta dunque un utile deterrente contro l’evasione del tributo – ha portato ad un considerevole aumento del gettito, seppure neanche lontanamente sufficiente a compensare il taglio dei traferimenti.
Passando ad esaminare i parametri per l’individuazione degli enti in condizioni strutturalmente deficitarie (approvati con Decreto del Ministero dell’Interno il 24 settembre 2009) si osserva come gli stessi siano sostanzialmente sotto controllo, ivi compresi quello relativo all’entità delle spese per il personale ovvero quello riferito all’indebitamento; l’unico parametro che presenta delle criticità al momento è quello relativo al volume dei residui passivi, parametro che risulta strutturalmente negativo già nei rendiconti degli anni precedenti dell’Ente.
La problematica degli alti volumi dei residui, sia attivi che passivi, discende principalmente dalla peculiarità della finanza locale che caratterizza le amministrazioni provinciali in genere, in quanto trattasi spesso di finanza derivata con alti trasferimenti e ridotta autonomia impositiva; questa circostanza fa si che la possibilità di incassare e di pagare (abbattendo in tal modo i residui) dipenda unicamente dalle dimaniche di pagamento degli enti sovraordinati, sganciando di fatto dalle scelte finanziarie dell’ente le possibilità di controllo dei volumi dei residui.
Con il Rendiconto 2011 si è comunque proceduto all’eliminazione di residui attivi per circa €. 2.800.000,00 nonché all’eliminazione di residui passivi per circa €. 4.300.000,00, in ossequio alle prescrizioni di cui a principi contabili n. 2 e n. 3 approvati dall’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali.
I servizi a domanda individuale, che nel caso dell’Amministrazione Provinciale di Rieti sono rappresentati esclusivamente dagli impianti sportivi, hanno determinato una percentuale di copertura dei ricavi sui costi pari al 28,47%.
La tabella degli indicatori finanziari evidenzia un quadro sostanzialmente stabile, in cui si possono evidenziare alcuni elementi significativi:
• aumento della autonomia finanziaria ed impositiva;
• diminuzione della pressione finanziaria ed aumento della pressione tributaria per contrastare la diminuzione dei trasferimenti;
• diminuzione dell’intervento erariale procapite, a fronte della tendenza già in atto di diminuzione dei trasferimenti, in misura molto maggiore rispetto all’aumento della pressione tributaria;
• aumento della velocità di riscossione delle entrate proprie, in linea coi nuovi compiti degli enti locali relitivamente al federalismo provinciale;
• sostanziale stabilità della velocità di gestione delle spese correnti;
• sostanzialmente stabile ma in lenta diminuzione la rigidità della spesa corrente;
• sostanziale miglioramento degli indicatori relativi al patrimonio pro capite;
• stabilità del rapporto tra numero dei dipendenti e popolazione provinciale
• diminuzione, lenta ma costante, dell’indebitamento pro capite.
Per quanto riguarda il Patto di Stabilità per l’anno 2011 calcolato col sistema della competenza mista occorre preliminarmente dire che l’obiettivo calcolato in fase di bilancio di previsione è stato modificato tenendo conto del patto regionalizzato orizzontale; il nuovo obiettivo di patto concordato con la Region
e Lazio per la Provincia di Rieti è passato da – €. 734.000,00 a + 11.265.000,00 (aggiornato definitivamente ad euro 11.230.000,00 in virtù del decreto MEF n. 95560), “cedendo” quote di patto della Provincia di Rieti alla Regione Lazio per 12 milioni di euro e distribuendo margini aggiuntivi di peggioramento ai comuni della Provincia di Rieti e della Regione Lazio soggetti al patto di stabilità.
La cessione di quote di patto di stabilità effettuata nel 2011 avverrà interamente sul 2012 garantendo un sensibile miglioramento dell’obiettivo programmatico per l’annualità in corso.
L’obiettivo è stato rispettato per €. 713.000,00 in quanto l’impegno preso con l’Amministrazione Regionale per le province era di rispettare il patto per un importo inferiore al milione di euro – in modo da concorrere quanto più possibile ad effettuare pagamenti in conto capitale -, cercando di sostenere le imprese che lavorano per gli enti pubblici in un momento di forte difficoltà per il mondo delle imprese a causa della crisi internazionale e delle difficoltà incontrate dalle stesse nell’accesso al credito.
Il fondo cassa finale al 31 dicembre 2011 si è chiuso ad €. 17.883.784,41 e il dato risente delle seguenti cicostanze:
• minori pagamenti fatti dalla Regione Lazio nel corso del 2011;
• Residui attivi per circa 19 milioni di euro dovuti alla Provincia di Rieti dal Ministero dell’Interno i quali, appostati come residui perenti nei capitoli della contabilità dello Stato, cominciano a pesare eccessivamente sulle casse delle amministrazioni provinciali;
• Riversamento nelle casse della Provincia da parte della Banca d’Italia delle somme giacenti sulla contabilità speciale relativa al sisma 1997 – 2001 pari ad oltre 22 milioni di euro.
Purtroppo con le attuali regole del patto se per i pagamenti di parte corrente è possibile per l’Amministrazione intervenire e programmare i flussi finanziari – anche se sempre più a fatica -, per le spese di investimento i forti ritardi e le incertezze negli accrediti delle somme da parte degli enti sovraordinati costituiscono un deterrente al pagamento difficilmente superabile, soprattutto in un contesto in cui, al di la degli sforzi messi in campo (razionalizzazione e contenimento delle spese e riduzione dell’indebitamento), gli impegni di spesa di parte corrente risultano difficilmente ulteriormente comprimibili in mancanza di interventi strutturali e di sistema.