Protesta della Polizia Penitenziaria sotto la sede della Prefettura di Rieti

Questa mattina dalle ore 10.00 i componenti delle organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria Sappe, Sinappe, Osapp, Ugl, Cgil, Cisl e Cnpp, si sono ritrovati sotto la sede della Prefettura per protestare contro l’apertura del “reparto F” nella Casa Circondariale di Rieti e contro l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto che risarcirebbe tutti i detenuti che hanno subito un trattamento in violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea per i diritti fondamentali dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Secondo le organizzazioni sindacali a tutela dei poliziotti penitenziari, è impensabile che venga dato un risarcimento ai detenuti quando agli agenti ancora non sono stati pagati gli avanzamenti di carriera e le indennità, dopo che le stesse guardie sono tenute a pagare di tasca loro l’affitto per l’uso delle stanze della caserma.
Ulteriore problema è la presenza dell’assistenza sanitaria che dovrebbe essere garantita per tutte le 24 ore e che invece dalle ore 20:00 è gestita dalle stesse guardie le quali si vedono costrette ad accompagnare, in casi di emergenza, i detenuti nel vicino nosocomio.
Secondo i sindacati, gli unici a pagare le conseguenze di questo decreto legge e dell’apertura del nuovo reparto nella Casa Circondariale di Rieti, che vede oggi al suo interno solamente 8 guardie delle 30 previste per legge, sarebbero proprio gli agenti di sicurezza e le loro famiglie, soprattutto in un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo.
Oltretutto nella notte a presidiare la struttura rimarrebbero solamente 10 agenti penitenziari, secondo i sindacati, pochi per assicurare la sicurezza all’interno della Casa Circondariale e in città.
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